Nocera Inferiore

Un incontro dedicato all’inchiesta nocerina il ventuno settembre del 2015 interessò i vertici degli uffici regionali dell’ente previdenziale, con la videoconferenza adoperata per fare un punto su quanto stava accadendo.

Quel vertice è all’attenzione degli inquirenti, retroscena emerso in queste ore di riscontri, con i carabinieri impegnati a verificare i dati, per l’ennesima volta, a consolidare l’impianto accusatorio. L’argomento e le modalità di quel meet-up  evidenzia il timore dei dirigenti, con la paura per le conseguenze dall’indagine, le conseguenze in termini di danno d’immagine per l’Inps e un fitto scaricabarile rivolto in particolar modo ai predecessori.

Pochi mesi dopo quel meeting sarebbe arrivata la nuova fase, con miIlleseicento funzionari nel mirino della procura di Nocera Inferiore. La seconda fase dell’operazione scattata due giorni fa nei capoluoghi di tutta Italia, ultima fase di un lungo lavoro di ricostruzione partito nel 2011 e ora arrivato a tutto il territorio nazionale, punta al cuore dell’Inps, con ipotesi di reato di truffa aggravata ai danni dello stato e falso.

 

Redazione Sa