«La chiave di lettura è nella copertina, dove è riportata la cartina geografica dell’Italia commissionata da Cavour nel 1861, per celebrare l’unità raggiunta. In questo modo cambia la prospettiva e cambia anche il modo di guardare ad un paese ancora diviso e litigioso. Nord e Sud non esistono più, mentre emerge la centralità del nostro paese nel Mediterraneo», ha spiegato Fabio Pozzerle, ieri nel castello di Summonte per presentare il suo libro “Il fazzoletto di terra”. «Credo sia arrivato il momento di superare la storia ed il nostro passato ed iniziare a guardare all’Italia in mondo diverso e, soprattutto, condiviso». Sollecitato dalle domande dei giornalisti Marco Grasso e Donatella De Bartolomeis e di una platea molto attenta e partecipe, l’autore ha spiegato i motivi che lo hanno spinto a scrivere un testo critico ed ambizioso: «Ho avuto l’opportunità di viaggiare molto e vi assicuro che Nord e Sud non sono così diversi, così lontani. Spesso, anche per motivi politici, si preferisce rimarcare e strumentalizzare le differenze, ma i punti di contatto sono tanti, ed è da quelli che bisogna ripartire per voltare pagina».
Redazione