Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, in sala giunta a Palazzo San Giacomo commenta  la sentenza di appello del processo Why not che lo ha visto assolto dalle accuse. Il primo pensierio è per il pemier Renzi che la sera pecedente, intervenuto in tv, aveva sottolineato, in merito al ricorso di De Magistris, che la legge Severino non sarà cambiata così come non cambieranno le regole per le primarie. L'affondo diretto al premier ha introdotto una conferenza stampa di circa 15 minuti più volte interrotta dagli applausi . De magistris confida di sentirsi più forte oggi. "Non so cosa sarebbe accaduto se un anno fa avessi mollato". 

Nel suo discorso, hasi è sfogato contro le istituzioni, soprattutto quelle che hanno ostacolato il suo lavoro da magistrato. Ha ricordato che la Severino era l'avvocato di Prodi, e ha fatto un passaggio sulle intercettazioni a carico di Nicola Mancino, allora  presidente

del Csm, che lo trasferì dalla Calabria, e parla del ruolo da "protagonista" di Giorgio Napolitano nella vicenda che ha portato allo spostamento di alcuni magistrati di Salerno, gli stessi che indagavano su di lui. Infine le amministrative del prossimo anno: "A testa alta affronteremo la competizione elettorale perché siamo presentabili" ha concluso. - Guarda il video - 

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