Sarno

Sono stati condannati a otto anni ciascuno Renato Stelvio e sua figlia Maria Stelvio, unici colpevoli al termine del processo “Caronte” , accusato di associazione a delinquere finalizzata allo smaltimento illecito di rifiuti speciali sversati nel canale di Scolo San Tommaso, affluente del Sarno. I giudici del primo collegio del tribunale di Nocera Inferiore, presidente Raffaele Donnarumma, hanno chiuso il primo grado di giudizio ieri pomeriggio, con due sole condanne e una raffica di prescrizioni per decorrenza termini.

Il blitz che diede il via al processo era stato eseguito dai carabinieri del Noe nel novembre 2006 messo a segno dagli uomini del Noe con cinque ordinanze di custodia cautelare - di cui una in carcere - e quattro ai domiciliari, un dipendente pubblico interdetto e sei obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria. Nel mirino c’erano le attività illecite della Agroecologia s.r.l, con sede ad Angri, le cui attività scoperte dai carabinieri del gruppo tutela ambiente e del comando provinciale di Salerno scoprirono un’organizzazione dedita allo smaltimento illecito di rifiuti speciali non pericolosi, sversati continuamente nel canale di scolo San Tommaso, affluente del Sarno

 

Redazione Sa