C'è una differenza precisa tra stato di emergenza e stato di calamità: il primo viene deliberato dal Consiglio dei Ministri in situazioni come quelle che riguardano il Sannio, vengono assegnate risorse economiche, assistenza alla popolazione, ripristino di infrastrutture e servizi pubblici. Lo stato di calamità attiene esclusivamente all'agricoltura. Nunzia De Girolamo, in base a ciò ha chiesto lo stato di emergenza, e l'assegnazione delle risorse, tra le altre cose: "A seguito della tragedia che ha colpito il Sannio ho appena presentato due emendamenti al decreto legge 154 del 2015 meglio conosciuto come Decreto per le alluvioni di Parma e Piacenza. Oltre alla richiesta dello stato di emergenza nazionale che dovrebbe prevedere le medesime procedure utilizzate per Parma e Piacenza, ho chiesto che venga applicata la deroga al patto di stabilità entro fine 2015 per i residui esistenti nel fondo apposito che purtroppo ammontano a soli 2 milioni di euro e che andrebbero in ogni caso spesi entro fine anno e 15 milioni invece da destinare ai territori colpiti secondo le valutazioni in capo alla Protezione civile. Con l'altro emendamento chiedo che venga sospeso il pagamento di tributi come concesso già nei casi più drammatici in Abruzzo e in Emilia Eventuali ulteriori costi andranno valutati con il passare delle ore e chiedo al governo di garantire fin da ora l'eventuale ulteriore intervento immediato. Colgo l'occasione per ringraziare pubblicamente il Sottosegretario alla presidenza del consiglio, On.le De Vincenti, con cui ho parlato per la disponibilità e sensibilità dimostrata, ma soprattutto perche' si e' fatto garante del fatto che, al massimo fra due giorni, la protezione civile sarà responsabilizzata per fare i dovuti sopralluoghi in modo da verificare le condizioni per decretare lo stato di emergenza. Ribadisco però che serve l'aiuto di tutti e la massima collaborazione territoriale ".
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