Andrà a giudizio per l’accusa di falso materiale e ideologico, col processo fissato il prossimo 26 maggio, davanti al giudice monocratico Carla Di Filippo, il medico M.T.D., in qualità di direttore del reparto ostetricia e ginecologia dell’ospedale “Mauro Scarlato” di Scafati. Secondo le contestazioni dell’accusa, il professionista avrebbe falsificato la sottoscrizione per un intervento non richiesto e pericoloso per una paziente, attestando una patologia inesistente per la paziente.
La vicenda accadde nell’agosto deò 2010, durante il periodo di gestazione di una 37enne di Pagani, incinta del secondo figlio: la donna fu sottoposta ad un taglio cesareo, ma poco dopo l’intervento programmato, il quadro clinico del piccolo peggiorò, con due ricoveri disposti d’urgenza, prima all’ospedale di Caserta e poi al reparto specialistico neonatale di Nocera Inferiore, dove il bimbo morì.
Da lì la denuncia della donna, con i carabinieri che insieme alla procura contestarono al medico la scelta anticipata di quel cesareo, senza che ne «sussistessero adeguate indicazioni, condizionando l’insorgere di quel distress respiratorio rilevatosi poi letale».
Redazione Sa