Domicella

Pochissime persone, soprattutto familiari, per l’ultimo saluto ad Assunta Buonfiglio, la 60enne madre della jihadistaFatima”, deceduta una settimana fa dopo aver subito un intervento chirurgico, ironia della sorte, proprio nel giorno in ci gli veniva comunicata la revoca degli arresti. Contro il volere delle figlie, il marito di Assunta, Sergio Sergio, anch’egli ai domiciliari presso l’abitazione della cognata, a Casola di Domicella, ha preteso che la salma venisse trasferita da Milano nel paese d’origine della donna, per essere cremata presso l’impianto che sorge nel cimitero del luogo.

La cerimonia è stata molto sobria: una breve sosta nelle vicinanze dell’abitazione dei familiari, in via Casale, per recitare una preghiera in sua memoria e poi l’estremo viaggio verso la struttura che opera le cremazioni. E’ questo il rito funebre, per lo più civile, autorizzato dalla Diocesi di Nola che non ha fornito il nulla osta alle celebrazioni di tipo cattolico in chiesa, come avevano in un primo momento richiesto i familiari della Buonfiglio. 

Per leggere l'articolo completo scarica gratis l'app di Ottopagine da Google Play o Apple Store.

 

Rocco Fatibene