Sono in 19 e non lavorano ormai da otto mesi. Espode il caso dei 19 forestali in bilico che non rientrano al lavoro nonostante abbiano superato la selezione. «Siamo davvero disperati - spiega Mario Capone -. In altri enti e comunità montane la possibilità è stata data a chi è nelle nostre condizioni. In Provincia da mesi parlano di leggi, burocrazia e carteggi. Intanto non abbiamo i soldi per poter mettere un piatto a tavola. Non c'è stato alcun sussidio per noi, solo un assegno familiare di 140 euro per un solo mese».

La disperazione è tanta e in provincia è stato chiesto un incontro ad horas con il presidente di palazzo Caracciolo Domenico Gambacorta. «Continuano a sottoporci inutili tecnicismi e riflesisoni - spiega il consigliere del Pd Stefano Farina -. Le cose non dovrebbero andare così. Si parla burocratese e si sacherza sulla pelle di chi ha davvero bisogno. Oggi serve un segnale forte. I lavoratori fanno parte del gruppo che ha superato la selezione, hanno diritto ad avere un'occasione e soprattutto devono essere messi nelle condizioni di maturare i requisiti minimi per ottenere la disoccupazione. I fondi ci sono, basta appellarsi a carteggi e burocrazia».

Redazione