Pagani

Processo “Linea d’Ombra”, chiamato dalla difesa il capoclan Angelo Moccia.

Riferirà sulle dichiarazioni dell’ex boss paganese Sandro Contaldo, che raccontò del progetto di un delitto contro i Petrosino D’Auria e Alberico Gambino, che sarebbe stato concordato in carcere alla presenza proprio con il boss napoletano.

Moccia è ricordato perché fu il primo a dissociarsi, adoperando la formula della collaborazione senza tirare in ballo altri soggetti, ammettendo e parlando solo delle responsabilità proprie. Dopo oltre vent’anni di carcere il capoclan è stato affidato ai servizi sociali: in passato era stato uno dei referenti della nuova famiglia, il gruppo criminale capeggiato dal duo Alfieri-Galasso.

«L’attentato a Gambino mi fu sconsigliato dal boss di Afragola Angelo Moccia -aveva spiegato in aula Contaldo - riteneva utile il politico. Per lui avrebbe potuto fare carriera».

Il piano nacque, secondo Contaldo, intorno ad un tavolo, durante una cena in carcere a Voghera. Quell’incontro sarà al centro della prossima udienza, che vedrà convocati anche i paganesi Antonio Fiore, alias “pallino”, Federico Chessa e Domenico Ferraioli, alias “Mimì Mazzarella”.

 

Redazione Sa