Mugnano del Cardinale

«Va via, politicamente parlando, un anno triste per l'amministrazione comunale di Mugnano». Esordisce così il consigliere di minoranza Lucio D'Apolito. «Due parole per racchiudere l'operato di Bianco: inconcludente e triste. In un anno solare non ho mai visto qualcosa fatta nel modo giusto o per il bene della comunità. Ho solo assistito a favoritismi». Ci va giù duro il capogruppo del “Movimento” che passa in rassegna le lacune della maggioranza. «Sono tante le deliberazioni di giunta mai applicate. Sono state attuate modifiche al piano traffico ma l'amministrazione non è stata capace di darne attuazione. Addirittura non si riescono a trovare 500 euro per comprare i pali per i divieti di sosta. Ma di cosa stiamo parlando? In campagna elettorale si era parlato di progetti sulle energie rinnovabili. Abbiamo anche noi avanzato numerose proposte in merito ma mai prese in considerazione. Non si è capaci di gestire fondi e addirittura riescono a perderli prima di riceverli. E' una questione a dir poco assurda. Ho pensato finanche di non partecipare più ai consigli comunali dove siamo sempre presi in giro quando chiediamo spiegazioni». E' stato l'anno anche del tanto discusso arrivo di una nuova figura professionale alla casa comunale presso l'ufficio tecnico. «Non ce ne siamo dimenticati. Il primo cittadino ha deciso, come se fosse a casa sua, le modalità per valutare le persone che hanno presentato domanda. Stanne certo, caro Nicola, che noi vigileremo su tutta la procedura che porterà all'assunzione di questa figura professionale». Capitolo tasse: «A questa amministrazione avevano presentato diverse proposte ma mai prese in considerazione. E' mai possibile che in un paese come Mugnano il Comune paghi quasi 200mila euro per lo spazzamento delle strade? E i 12mila euro destinati alla pulizia del cimitero non sono troppi? E’ normale prevedere di incassare 600mila euro dall'autovelox non ancora installato? Purtroppo non siamo stati ascoltati quando avevamo cercato di aiutare l’amministrazione suggerendo progetti che prevedevano sgravi fiscali. Sarebbe bastato che ogni famiglia riqualificasse un marciapiede rotto dinanzi la propria casa per ottenere una diminuzione delle tasse. Il governo questo lo permette, il Comune di Mugnano no». Infine, stoccate sulla gestione delle politiche sociali. «Sembra quasi che il suo ufficio sia collocato al Piano di Zona. E' li che c'è tutto il suo elettorato. E’ giusto che si sappia: a Mugnano del Cardinale ognuno si alza la mattina, fa un bando, seleziona chi vuole e lo porta a lavorare. Si è passati, in questo modo, dal governare una “cosa pubblica” come fosse un'azienda privata».