“Come fare con i sogni? Interpretare il sogno o vivere”. E’ questo il tema della lectio magistralis affidata ad Umberto Curi e in programma martedì, alle 15, al Teatro Massimo, per il secondo appuntamento del primo Festival Filosofico del Sannio, organizzato dall’Associazione culturale filosofica “Stregati da Sophia”. Fin dall’antichità, si è ritenuto che il sogno abbia la capacità di rivelarci la verità, consentendoci di esplorare regioni altrimenti sconosciute. Fra Omero e Freud, una lunga tradizione insiste nel sottolineare il legame del sogno con la visione del futuro e con la comprensione degli aspetti inconsci della nostra personalità. Ma come devono essere “trattati” i sogni, affinchè possano manifestare il contenuto di verità in essi nascosto? Si dovrà “interpretarli” – come appunto afferma Freud – o vi è qualche altra via di accesso al contenuto veritativo del sogno? Per usare le parole di Jacques Derrida, come “bandire il sogno senza tradirlo”? Umberto Curi è professore emerito di Storia della Filosofia presso l’Università di Padova. Visiting Professor presso le Università di Los Angeles (1977) e di Boston (1984), ha tenuto lezioni e conferenze presso le più imporntanti Università. Ha pubblicato circa 40 volumi. Dal 15 maggio è in libreria il suo libro Passione, Raffaello Cortina Editore. La sua pubblicazione più recente è L’apparire del bello, Bollati Boringhieri, 2013. Collabora al supplemento “La lettura” del “Corriere della sera” e al “Corriere del Veneto”. Il rapporto tra la filosofia e cucina verrà evidenziato dagli alunni e dai docenti dell’istituto Alberghiero che offriranno, (hall del teatro Massimo secondo piano), un aperitivo filosofico. Introduce l’incontro la professoressa Carmela D’Aronzo, presidente dell’Associazione culturale filosofica “ Stregati Da Sophia”.
Come fare con i sogni? Lo spiega il filosofo Curi
Martedì al Massimo
Redazione Ottopagine