Lauro

La Uil presenta a Lauro, nell'auditorium del San Filippo Neri, il progetto "Un'Altra Irpinia" attraverso il quale, anche alla luce delle trasformazioni geo-politiche imposte dall'Italicum, si avviano gli Stati Generali per il futuro sviluppo del Vallo Lauro e del Baianese. Una sorta di pre-conferenza programmatica attraverso la quale il sindacato ha inteso stimolare la discussione per costruire un'idea di rilancio della "Terra di Mezzo", di quel lembo di terra che Avellino considera napoletano e che i partenopei etichettano come irpino. Obiettivo raggiunto, sia per la partecipazione istituzionale che per le riflessioni emerse nel corso della discussione.

La prima parte del dibattito, moderato dal nuovo direttore di Ottochannel Pierluigi Melillo, si è incentrata sulla presentazione del progetto "Un'Altra Irpinia". A farlo è stato Gigi Simeone, segretario provinciale della Uil. «Seguendo l'agenda Barca sulle aree interne, bisogna puntare su 3 assi di sviluppo: scuole, infrastrutture e sanità. Troppo pochi i servizi per una popolazione complessiva di oltre 41mila abitanti», ha affermato Simeone. E' toccato poi ai sindaci intervenire. Per Trifone Greco, primo cittadino di Marzano e presidente dell'Unione dei Comuni del Vallo, «da parte del territorio c'è la massima disponibilità a potenziare la progettazione della Uil, che ricalca fedelmente la piattaforma programmatica già stilata da noi sindaci». «Ciò va fatto subito - ha aggiunto Greco - approfittando della maturità raggiunta dagli amministratori locali che fanno sempre più rete tra loro».

Il sindaco di Avella, Domenico Biancardi, ha toccato invece la questione dell'Italicum. «Siamo arrabbiati per quello che è successo. E se è accaduto è anche colpa nostra. Negli ultimi 30 anni nel nostro territorio non abbiamo avuto una buona programmazione. La politica irpina non ci ha dato credito. Il problema, però, non è solo politico ma anche programmatico. Dobbiamo saper creare l'ascolto rispetto alla nostra domanda». Il padrone di casa poi, ovvero il sindaco di Lauro Antonio Bossone, ha chiesto ufficialmente al consigliere regionale Vincenzo Alaia, anch'egli al tavolo dei relatori, «di rappresentare Vallo e Baianese al tavolo della Regione».

La seconda parte del convegno ha visto per protagonisti i parlamentari. Il primo a prendere la parola è stato l'onorevole Paolo Russo. L'esponente forzista, con estrema schiettezza, ha dichiarato che «Baianese e Vallo Lauro hanno bisogno di un disegno strategico, che non hanno mai avuto». «Manca la dimensione di sistema, la prospettiva che altrove già è stata misurata e realizzata - ha aggiunto Russo - Con l'italicum non cambia nulla. Va fatta però una riflessione seria per mettere a sistema le tre assi per lo sviluppo indicate dalla Uil». Sulla stessa falsariga anche Massimiliano Manfredi, deputato nolano del Pd: «A prescindere dalle appartenenze, con molti amministratori del Vallo e del Baianese c'è da sempre un rapporto. Bisogna adesso ragionare sulle direzioni dello sviluppo, non fare come sui fondi europei dove, sbagliando, si è puntato sulla quantità e non sulla qualità della spesa». Per Marco Di Lello, infine, «Iniziativa lodevole che riprende il discorso del Pit Antico Clanis». 
 

 

Rocco Fatibene