Il comitato Civico “Castelvetere Viva”, che opera per la tutela del sito archeologico di Castelvetere in Val Fortore, scrive al ministero dei Beni Archeologici e delle Attività culturali, alla Soprintendenza belle arti e paesaggio del Molise, all'Ufficio Beni Archeologici di Benevento, al sindaco di Castelvetere in Val Fortore affinchè venga tutelato il sito archeologico alla località “Morrone”. Secondo il comitato civico, infatti, l'importante area sulla quale negli anni scorsi era stato riportato alla luce un insediamento rurale sannitico di rilevanza storica e archeologica molto importante, la Soprintendenza Archeologia della Campania “non ha ancora avviato alcun procedimento per la valorizzazione dei beni in questione”. Addirittura, “nonostante l’ampia area interessata dai ritrovamenti e l’importanza che essi rivestono per la collettività, gli studiosi e non solo, la Soprintendenza non ha vietato alla Snam la realizzazione del metanodotto nell’area archeologica, mettendo a repentaglio i beni archeologici rinvenuti, la possibilità di una loro fruizione attuale e futura”. Il comitato precisa anche che che la “Snam può realizzare la sua opera spostando il tracciato del metanodotto di pochi metri rispetto a quello attuale, evitando così la distruzione dell’insediamento rurale sannitico”.
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