Estorsione alla Nocerina Beton, arrivano due condanne e altrettante assoluzioni.
Sotto processo erano imputate quattro persone, alla sbarra davanti ai giudici della terza sezione penale del tribunale di Nocera Inferiore, presidente il giudice Domenico Diograzia, con l'accusa di estorsione: si tratta di Alessandro Sirica e Aniello Albero di Sarno, quest’ultimo parente del capoclan ‘o Pope, il boss sarnese Aniello Serino, Domenico Ambrosio e Michele Auriemma di San Giuseppe Vesuviano, elemento determinante dell’iter giudiziario come collaboratore di giustizia.
I giudici hanno condannato con sentenza di primo grado Domenico Ambrosio e Michele Auriemma, rispettivamente a nove anni di reclusione e tre anni e sei mesi, ed assolto Sirica e Albero (quest’ultimo noto anche per essere finito anche nell’inchiesta tra camorra e politica a Sarno).
I fatti ricostruiti dalla direzione distrettuale antimafia di Salerno con la collaborazione di un pentito parte dall'attentato dinamitardo contro l’imprenditore nocerino Pippotto Gargano, risalente agli inizi anni 2000. I due imputati sarnesi Albero e Sirica sarebbero stati i mandanti dell’estorsione eseguita perpetrata materialmente da Ambrosio.
La procura distrettuale antimafia rappresentata in aula dal pm Vincenzo Montemurro, a settembre scorso aveva chiesto nella requisitoria la condanna per tutti e quattro gli imputati, con un cumulo di 27 anni complessivi di carcere. Il tribunale di Nocera ha deciso per l’assoluzione degli esponenti principali del presunto meccanismo camorristico, con novanta giorni di tempo per il deposito delle motivazioni.
L’estorsione tentata dal clan Serino rientrava in un piano di espansione territoriale, con un lavoro di annessione puntato oltre i confini della zona storica d’influenza della cosca. In particolare, il gruppo riferito ad Aniello O’Pope con questa intimidazione estorsiva, secondo gli investigatori dda, voleva espandere la sua influenza negativa a tutto l’Agro nocerino. Probabilmente gli uomini della batteria d’avanguardia militare volevano approfittare del vuoto di camorra, in una fase di assenza di clan a Nocera Inferiore, per un salto di qualità che avrebbe certificato la rinnovata statura dei Serino. Il messaggio era per tutti gli imprenditori che lavoravano nella zona: ieri due condanne hanno chiuso il primo grado.
Redazione Sa
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