Solopaca

Il sasso è stato lanciato nello stagno, il caso De Ianni è esploso. La scelta del giocatore di non accettare la panchina è stata condannata dalla società dell'Altilia Samnium e questo ha portato all'esclusione del giocatore dalla rosa sannita, la cui versione, però, differisce da quella della società.

“E' vero che la società ha convocato me e Melillo per comunicarci quanto sarebbe accaduto nella sfida contro il Real Roseto – inizia De Ianni – ma io avevo avuto una sensazione diversa. Ho accettato l'Altilia per giocare e non per rimanere in panchina, ma nonostante questo ho accettato la decisione del mister. Durante gli allenamenti il mister mi ha fatto capire che avrei giocato questa partita e ho preso questa situazione come una mancanza di rispetto verso il giocatore e la persone. Mi aspettavo che la comunicazione arrivasse durante l'allenamento e non 5' prima dell'inizio della gara. La società parla di discussioni con i compagni? Non è vero, mi sono comportato da professionista anche se non posso negare di non essere tranquillo dopo la discussione col mister che ha usato un certo tono nei miei confronti. Ma nonostante tutto, ho accettato la panchina e quando mi hanno chiamato in causa ho provato a dare il mio contributo. C'è stato qualche diverbio ma sono stati gli altri giocatori ad avere un certo tono nei miei confronti e non viceversa”.

La realtà dei fatti, comunque, è che De Ianni è fuori rosa.

“Avevo deciso prima di loro di farmi da parte. Per me va bene così, il calcio è un'altra cosa, è passione e divertimento. Giocare in un contesto dove parlano tutti non fa per me, un mister che non riesce a gestire lo spogliatoio e un presidente che si fa condizionare dal mister. E' stato un errore accettare questa proposta”.

Fabio Tarallo