A bordo della sua Nissan Micra blu, la signora Francesca Colucci porta avanti la sua personale battaglia contro il triste fenomeno del randagismo e dell’abbandono dei cani. Lo fa, gratis, da quasi 13 anni. Sacrificando tutto: la famiglia, gli affetti e persino i suoi averi.
«Ho dilapidato un intero patrimonio per l’amore verso gli animali al punto che rischio di essere ammazzata da mio marito, un giorno o l’altro», afferma la 60enne di Baiano, da anni trapiantata nel comune di Sirignano dove ha messo su un ricovero per animali da far invidia a qualsivoglia canile. Un amore smisurato il suo, che non bada nemmeno ad una condizione familiare non proprio agiata: suo marito è disoccupato, lei si arrangia lavorando ad ore come collaboratrice domestica, una ragazza madre come figlia.
Ciò nonostante, da sempre animalista convinta, la signora Francesca non solo si preoccupa di togliere dalla strada i randagi, ma “in vecchiaia” ha imparato ad utilizzare il web attraverso il quale cerca famiglie in tutta Italia disposte ad ospitare gli animali. «Saranno almeno un centinaio i cani che sono riuscita a far adottare dal 2002 ad oggi», ci dice Francesca alla quale chiediamo di raccontarci da dove nasce questa sua smisurata propensione umanitaria.
Per leggere l'articolo completo scarica l'app di Ottopagine da Google Play o Apple Store
Rocco Fatibene