Avellino

È un coach Sacripanti sorridente quello che, nell'immediato dopo partita, commenta la vittoria all'esordio della Sidigas contro Pesaro (77-73): «Sono contento per questi due punti importanti. Abbiamo colto il successo contro una squadra molto giovane ma atletica e che aveva fatto molto bene in prestagione. Senza nulla togliere a Pesaro, credo che abbiamo meritato questa vittoria anche ben oltre lo scarto finale di quattro punti. I ragazzi sul parquet hanno risposto molto bene e possiamo fare dei passi in avanti. Anche io stesso, in panchina, posso gestire meglio giocatori che devo imparare a conoscere. Siamo stati sul parquet molto bene e li abbiamo tenuti in gioco soltanto con le palle perse in contropiede, date dalla novità di giocare insieme e dalla voglia di fare sempre un passaggio in più. Un pizzico di egoismo non sarebbe guastato, ma va bene così».

Sui singoli, il coach biancoverde sottolinea la prova di Acker: «Credo che i suoi due falli nel secondo quarto ci hanno frenato. Infatti, nel terzo quarto ci ha dato una grande mano e lo abbiamo cavalcato. All'interno di una prestazione buona nel collettivo, con quattro uomini in doppia cifra, credo che Acker ci abbia dato quella spinta in più».

Avellino però ha ancora tanto margine per migliorare: «Ci sono stati dei black-out che dobbiamo evitare. Così come sul pick 'n' roll spesso siamo rimasti troppo sulla palla. Colpa anche della conoscenza che non poteva essere perfetta dei loro giochi. Vogliamo allargare il campo, lasciare grande spazio a Cervi e sfruttare le nostre caratterische. Credo che sul discorso difensivo, influiscano le palle perse. La buona difesa parte dall'attacco».

L'importante è aver centrato il successo ed essere usciti tra gli applausi del pubblico: «Quando una squadra da il cento per cento i tifosi ti stanno sempre vicino. Credo si sia creato un buon feeling con la piazza e di questi ragazzi non posso che dire bene. Hanno lavorato duro in questo mese e questa vittoria è un giusto premio».

Alessio Bonazzi