Roccapiemonte

Andrà a giudizio con accuse contestate di lesioni, stalking e violenza sessuale il trentottenne chiamato a rispondere delle persecuzioni commesse nei confronti della sua ex fidanzata, incorsa in un lungo percorso di vessazioni, botte e abusi a partire dall’agosto 2014 fino al luglio dell’anno successivo, quando per il reo è scattato l’arresto dopo l’ennesima, nuova denuncia presentata dalla donna.

In particolare, l’uomo non accettava la fine della relazione con lei, che aveva deciso di troncare il rapporto lasciando nello sconforto l’uomo.  Nel dettaglio spiccano le violenze sessuali raccontate dalla ragazza, che parlano di atti perversi imposti dall’uomo con la forza. Per ottenere la soddisfazione dei suoi desideri, nonostante le tensioni e la chiusura della storia, il reo si precipitava a casa di lei, la costringeva con la forza nella stanza da letto fino a bloccarla senza lasciare modo di reagire, per ottenere le “prestazioni” contro la sua volontà.

Durante l’intero periodo riportato nelle denunce e finito al centro delle contestazioni, con il capo d’accusa per fatti gravi messo insieme dalla procura di Nocera Inferiore a coordinare il lavoro di ricostruzione svolto dai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, l’uomo aveva realizzato il quadro di una persecuzione perfetta.  Cominciando dagli spostamenti, l’innamorato respinto aveva ripercorso tutto quanto faceva la sua ex compagna, giorno per giorno, riuscendo a farsi trovare praticamente ovunque, diventando l’incubo della persona che più amava. 

La ragazza era stata picchiata diverse volte, stando ai racconti resi alle forze dell’ordine, con il referto stilato dall’ospedale ad assegnare tre giorni di prognosi alla malcapitata, per lesioni al braccio e al petto riportate nell’episodio delle botte. 

 

Redazione Sa