Benevento

Le sta provando tutte Gaetano Auteri. Lui non è tra quelli che ama arrendersi e non vuole avere il benchè minimo rammarico per non aver fatto tutto ciò che poteva per rimettere in sesto questa stagione. 

SUL LETTINO DELLO PSICOLOGO

Lo dice lui stesso: “Questa è stata una settimana di colloqui individuali, perchè quando viene meno un obiettivo fa parte della natura umana non capire ciò che è accaduto”. La parte psicologica, insomma, prima di quella fisica, anche perchè quest'ultima non desta eccessive preoccupazioni: “A tre giornate dalla fine abbiamo ancora energie: dal punto di vista fisico siamo in condizione di fare bene”. Ecco perchè principalmente ha voluto psicanalizzare i suoi ragazzi: “In alcuni momenti non basta il lavoro, non bastano gli obiettivi, c'è bisogno di una scossa individuale. Anch'io aspetto risposte dal campo. Sono certo che un Benevento che sappia lavorare all'unisono e che sposi i principi di squadra non sia facile da affrontare per nessuno”.

SI TORNA AL 4-2-3-1

Tre partite alla fine, difficoltà differenti. Si parte con la sfida più complicata, contro la “damigella d'onore” del campionato, il Cerignola, che ha ancora la pazza idea di tagliare per primo il traguardo, beffando sul nastro d'arrivo l'Avellino. Per farlo dovrà ottenere solo vittorie in questo finale, iniziando proprio dalla sfida col Benevento. “Loro hanno fatto una grande stagione, hanno i loro obiettivi importanti, ma anche noi abbiamo i nostri. Spero che i ragazzi riescano a fare la prestazione e grazie a quella ottengano un risultato importante”. Formazione più o meno fatta. Si torna al 4-2-3-1. Auteri sottolinea che la difesa a tre di Avellino torna in soffitta e che a centrocampo si gioca come sempre con un “2+1”, vale a dire con due mediani davanti alla difesa e un trequartista (o sottopunta, che dir si voglia...) che deve garantire la copertura degli spazi. E allora proviamo a decriptare: i due mediani saranno Prisco e Viviani, la sottopunta ancora Pinato. Nella linea a tre dietro l'attaccante (che sarà ancora Manconi) a destra ci sarà Lamesta, a sinistra Acampora.

“A SINISTRA? GIOCA SIMONETTI”

La difesa? Ferrara è rimasto a casa, non è pronto anche se era tornato in gruppo mentre s'è fermato un'altra volta anche Biagio Meccariello. Scelte senza sorprese, con la linea a quattro. Una scelta l'anticipa proprio Auteri: “A sinistra? Gioca Simonetti”. Nessun dubbio, anche di fronte a qualche errore commesso nella serata di Avellino. “In difesa si lavora di reparto, spesso quello che sembra un errore del singolo magari non lo è del tutto”, dice il mister. Il resto della linea sarà composta da Oukhadda a destra, Berra e Capellini in mezzo.

“Se ritroviamo unità di intenti, anche all'interno di alcuni difetti, riusciremo a riprenderci. Bisogna valorizzare le qualità migliori e nascondere i propri difetti. Io continuo a rimanere fiducioso”.