Salerno

«Sappiamo che dobbiamo lottare fino alla fine, prendiamo atto che si è perso uno scontro diretto, siamo feriti ma il calcio t’impone di guardare avanti». Così Fabrizio Castori, tecnico del Sudtirol, ha parlato del match perso 2-1 contro la Salernitana.

«Sul gol della vantaggio granata la palla sembrava uscita, si è commesso una leggerezza. Anche il secondo gol è stata una disattenzione. Martini? Ha fatto una grande partita, ad alta intensità. Casiraghi è il nostro capitano, non è che mi sono inventato niente a centrocampo. Era ammonito e l’ho tolto. Era un centrocampo giusto per la partita che dovevamo affrontare. Non vedo stranezze. Un punto in tre gare? Ci dobbiamo allertare, non spaventare. La squadra è viva, il campionato nelle ultime gare si accende, l’importante è essere vivi. Cerchiamo di recuperare nelle prossime gare».

Sul battibecco avuto nel finale con il ds Marco Valentini: «Valentini ha iniziato a piangere da quando è uscita la designazione, lo trovo scorretto perché significa condizionarlo. Gli arbitri vanno giudicati prima, non dopo. Parlar male dell’arbitro prima, non dopo, lo trovo scorretto. Un dirigente dovrebbe fare attenzione nel creare questo nervosismo prima dello scontro diretto».

E sui granata: «Io sinceramente non credevo che la Salernitana cambiasse radicalmente atteggiamento tattico, mancano 30 giorni alla fine del campionato e puoi cambiare dal punto di vista motivazionale, non tattico. Me l’aspettavo così. All’inizio la Salernitana giocava 4-3-3 e non è che abbia fatto tanto bene. Quindi io me l’aspettavo così. Per me in ogni caso è stata una grande emozione tornare qui dopo tre anni.  So quanto i salernitani tengano alla squadra di calcio, soprattutto in momenti difficili e conoscevo le difficoltà di questa gara».