Un attacco aereo israeliano ha colpito una clinica gestita dall'Agenzia delle Nazioni Unite per il Soccorso e l'Occupazione dei Profughi Palestinesi (UNRWA) nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Il bilancio è di 19 morti, inclusi nove bambini. Secondo fonti locali, l'attacco ha provocato anche numerosi feriti e ha ulteriormente danneggiato le già precarie infrastrutture sanitarie della zona.
Crisi alimentare e sanitaria nella Striscia di Gaza
La situazione umanitaria a Gaza è in rapido deterioramento. L'ONU ha annunciato la sospensione della distribuzione di pane nella Striscia a causa del blocco degli aiuti imposto da Israele, che ha portato all'esaurimento delle scorte di farina. Il Programma Alimentare Mondiale ha dichiarato l'impossibilità di proseguire le operazioni di distribuzione alimentare, lasciando centinaia di migliaia di persone senza accesso a cibo essenziale.
Parallelamente, le forniture mediche sono quasi del tutto esaurite. Molti ospedali e cliniche hanno cessato le attività a causa dei danni subiti durante i bombardamenti e della mancanza di materiali sanitari. L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha espresso profonda preoccupazione per l'impossibilità di fornire cure adeguate ai feriti e ai malati cronici. ?
Reazioni internazionali e accuse di crimini di guerra
L'attacco alla clinica dell'UNRWA e la crescente crisi umanitaria hanno suscitato reazioni a livello internazionale. Organizzazioni per i diritti umani, tra cui Human Rights Watch e Medici Senza Frontiere, hanno accusato Israele di condurre attacchi sistematici contro le strutture sanitarie di Gaza, sostenendo che tali azioni potrebbero costituire crimini di guerra. Israele, da parte sua, afferma che tali strutture sono utilizzate da Hamas per scopi militari, giustificando così le operazioni.
L'ONU ha richiesto un'indagine indipendente sugli attacchi alle strutture sanitarie e ha sottolineato la necessità di proteggere i civili e le infrastrutture mediche, come previsto dal diritto internazionale umanitario. ?
Prospettive future e necessità di intervento
La comunità internazionale è chiamata a intervenire per alleviare la sofferenza della popolazione di Gaza. È urgente garantire l'accesso agli aiuti umanitari, ripristinare le forniture alimentari e mediche e proteggere le infrastrutture civili. La continuazione del conflitto senza misure concrete rischia di aggravare ulteriormente una situazione già critica, con conseguenze devastanti per la popolazione civile.