Benevento

Ha ammesso le sue responsabilità, escludendo quella delle due donne. Loro non c'entrano, ha sostenuto dinanzi al Gip Pietro Vinetti, Stefano Franzese, 33 anni, di Benevento. finito in carcere con l'accusa di aver derubato un anziano. Come si ricorderà, l'uomo, assistito dall'avvocato Fabio Ficedolo, era stato fermato al rione Libertà dalla Squadra mobile, che aveva recuperato i 1500 euro sottratti al pensionato nella sua abitazione, nella quale Franzese era entrato spacciandosi per un operatore sanitario dell'Asl.

Con lui c'erano Teresa Anzovino., 45 anni, e Annamaria Coviello., 25 anni, anche loro di Benevento, entrambe difese dall'avvocato Antonio Leone, che erano state sottoposte ai domiciliari. A differenza di Coviello, che si è avvalsa della facoltà di non farlo, Anzovino ha risposto, spiegando di essersi soltanto limitata ad accompagnare, su sua sollecitazione, il 33enne a casa del malcapitato, che aveva chiamato “nonno”.

Quest'ultimo accusava un dolore al ginocchio, Franzese gli aveva fatto un massaggio, poi si era fatto dare 50 euro che aveva consegnato ad Anzovino perchè andase a comprare una pomata. Lei aveva trovato la farmacia chiusa, aveva telefonato a Franzese per dirgli che avrebberaggiunto quella di turno, ma lui le aveva risposto di passare a prenderlo.

Al termine, il giudice ha adottato la custodia cautelare in carcere per Franzese,quella ai domiciliari per Anzovino e l'obbligo di firma per Coviello.