La sconfitta nel derby, il gradimento praticamente azzerato per la squadra sbarazzina della prima parte di campionato, le parole di Lanini a Ottogol (“Non ho attaccato nessuno, non ero contento, mi sembra di aver parlato benissimo del Benevento e di essere contento... ho ringraziato Presidente e società per l’opportunità... ho sentito dire che era meglio che subentrassi. Ho fatto 20 gol a Benevento in poco più di un anno, forse 5-6 da subentrato. Mi piace prendermi le responsabilità... è il sesto anno in doppia cifra... Il mio, comunque, era solo uno sfogo post-partita, eravamo a gennaio e avevo fatto solo due partite da titolare ad agosto”), il nuovo endorsement di Mastella nei confronti del presidente: “Capita che nella storia calcistica si perda ed è per questo che i tifosi non devono accusare il presidente Vigorito. Vada avanti perchè è l'unico che con passione e dedizione può ancora regalare soddisfazioni”.
Un guazzabuglio di sensazioni e di emozioni, un frame di sentimenti scossi, dopo la dodicesima giornata senza vittoria (9 pareggi e 3 sconfitte). Il crollo di una squadra che aveva regalato bel gioco e gol, ancora troppo acerba per avere la continuità delle formazioni più esperte. E' un momento senza sorrisi, fatto di rabbia, di risentimenti, di illusioni infrante. E quei play off che sono alle porte, praticamente già conquistati (basta un punto per la matematica, che domenica arriverebbe anche senza giocare se la Juventus non battesse il Crotone), ma guardati praticamente da tutti quasi senza interesse. Cosa ci si può attendere da una squadra che non coglie una vittoria da 12 giornate e che sarà chiamata quasi sempre solo a vincere nella post season che sarà affrontata in una posizione ben poco agevole?
Momenti di riflessione in questo campionato taroccato, che domenica si ferma di nuovo per la strega. Scontato che si perderanno altre posizioni, non può essere diversamente, ma a detta di tanti (quasi tutti) c'è davvero ben poco da difendere. Non è un bel momento e dover giocare quei play off che comunque regaleranno un'altra promozione in B sembra quasi un ironico scherzo del destino.
Serve, però, coraggio e dignità, perchè non c'è cosa peggiore che quella di arrendersi prima che su una qualsiasi avventura sia stata scritta la parola fine.