Lioni

Il sindaco di Lioni Rodolfo Salzarulo presenta alla Commissione Energia e Rifiuti dell’Anci nazionale un emendamento al Clean Act del Governo Renzi  che sarà discusso a breve alla Camera. L’emendamento numero uno, è una proposta a firma del comandante dei vigili urbani di Lioni Aiello, che mira a modificare il testo unico in materia ambientale, e a correggere alcuni refusi contenuti nel testo unico del 2006.

 

Ad oggi, la legge prevede che le sanzioni per abbandono di rifiuti emesse dai comuni, siano considerati proventi destinati alle casse delle Provincie. Il comandante Aiello, per conto del Comune altirpino, chiede l’applicazione di opportune correzioni e di sancire che i proventi delle sanzioni siano destinati alle casse municipali, che si occupano di raccolta e spazzamento. La richiesta di modifica è stata presentata ieri a Roma in occasione dell’insediamento della  Commissione Energia e Rifiuti dell’Anci presieduta da Tommaso Sodano, vice sindaco di Napoli, che non solo ha accolto la proposta altipina, ma l’ha addirittura inserita al primo posto nell’elenco degli emendamenti.

 

In linea con quanto affermato nei mesi precedenti, il Comune di Lioni lavora agli accorgimenti sull’efficentamento della gestione del ciclo integrato dei rifiuti non solo a livello territoriale e provinciale, ma anche nazionale. “L’aspetto più importante affrontato dal tavolo è stato quello sull’energia” spiega Salzarulo al termine della riunione. “A breve sarà siglato un accordo generale per la gestione in appalto del gas, in quanto ad oggi i comuni sono svantaggiati e subiscono lo strapotere delle compagnie che gestiscono il ciclo del gas: il valore delle reti, che sono dei comuni, deve essere maggiore  rispetto al consumo, e la commissione Anci proverà a ribaltare questo rapporto. In secondo luogo, si è parlato di efficientamento dei consumi di energia elettrica, e del congelamento dei bandi per la pubblica illuminazione con la sostituzione dei led”.

 

Il Comune di Lioni ha prsentato infatti un progetto di riqualificazione della pubblica illuminazione che consentirebbe un risparmio di circa 180mila euro annui di energia. “I progetti devono essere considerati fuori dal patto di stabilità, per consentire ai comuni di efficentare il sitema dell’illuminazione pubblica e avviare un risparmio concreto, come nel caso del Comune di Lioni. Le amministrazioni non possono essere preda delle grandi imprese” conclude. 

Elisa Forte