Cava de' Tirreni

Truffe Enel, disposta la perizia calligrafica dal pm Vinci, titolare dell'indagine che vede coinvolti tre avvocati civilisti del foro di Nocera Inferiore.

L'obiettivo è verificare la paternità delle firme riguardo le cause intraprese contro l'azienda per un black out di alcuni anni fa.

Il lavoro investigativo era partito con tre perquisizioni effettuate dalla procura negli studi dei penalisti, che sono stati ascoltati da indagati mostrando collaborazione con l’attività inquirente.

Le accuse ipotizzano un raggiro-truffa ai danni degli stessi utenti che auspicavano un risarcimento per aver perso derrate alimentari e per i danni causati dalla sospensione della fornitura elettrica.

La vicenda è ripartita dopoanni, con l’indagine affidata al pm Vinci che a fine agosto diede il via alle perquisizioni presso gli studi di tre avvocati civilisti, titolari di cause seriali con le quali, dopo la prima sentenza di accoglimento, avevano incassato una sconfitta fino in Cassazione, con le successive spese per coloro che, anche per poche decine di euro, avevano promosso richiesta di risarcimento nei confronti dell’Enel.

Il blitz della polizia giudiziaria del Tribunale, e al presidente del consiglio dell’ordine di Nocera Inferiore, Aniello Cosimato, riguardò gli studi professionali dei legali patrocinanti delle cause all’Enel per ottenere il risarcimento. Dopo una sentenza favorevole, i giudici avevano dato ragione all’Enel che si era difesa, condannando gli utenti al pagamento delle spese di giudizio. I legali notificarono la nota per le spese giudiziarie e per l’impegno professionale dei legali, che avevano sostenuto la promozione delle azioni legali. Con un danno di poche decine di euro gli utenti avevano pagato corrispettivi esosi.

Gli esposti avevano innescato le perquisizioni, ora seguite dalla perizia sulle firme sui mandati, a loro volta precedute dagli interrogatori delle persone sottoposte ad inchiesta, tutti professionisti legali del foro si Salerno. I fascicoli negli uffici interessati dalle perquisizioni e in particolare le firme sulle procure, sono al centro dell’indagine, che prosegue in attesa dello svolgimento della consulenza tecnica sulla paternità delle firme apposte.

 

Redazione Sa