La scure delle interdittive antimafia continua a pesare sugli appalti pubblici a Salerno. L’ultimo provvedimento ha colpito la "Bo.Mar. srl", ditta con sede a San Giorgio a Cremano, vincitrice del bando per la riqualificazione delle palazzine popolari delle Fomelle. La Prefettura di Napoli ha emesso l’interdittiva il 16 dicembre, costringendo il Comune di Salerno a rescindere il contratto e a bloccare i lavori in corso. L’amministrazione attenderà ora l’esito del ricorso al Tar presentato dall’azienda prima di riassegnare la commessa.
Il rischio di un cantiere fermo a lungo
L’intervento di riqualificazione delle Fomelle, del valore di oltre 3,2 milioni di euro, prevedeva miglioramenti energetici, sismici e ambientali. L’appalto era stato assegnato nel luglio 2023 con un ribasso del 29,28%. La rescissione del contratto ha inevitabilmente rallentato il cronoprogramma dei lavori, creando disagi ai residenti. Tuttavia, in caso di conferma dell’interdittiva, non sarà necessario bandire una nuova gara: il Comune potrà affidare l’opera alla seconda classificata nel bando.
Il nodo del tunnel di via Santi Martiri
Non è il primo caso di blocco degli appalti per interdittive antimafia a Salerno. Nelle scorse settimane, la stessa sorte è toccata alla Eurosaf, ditta napoletana aggiudicataria della realizzazione del tunnel tra il trincerone e via Santi Martiri. Anche in questo caso, il Comune ha annullato il contratto e attende l’evoluzione del contenzioso legale prima di procedere con una nuova assegnazione. A complicare il quadro, il fatto che Eurosaf fosse l’unico operatore economico partecipante al bando, il che rende necessaria una nuova gara in caso di conferma dell’interdittiva.
Ripercussioni su altre opere strategiche
Le interdittive antimafia hanno impattato anche su altri progetti cruciali, come il ripascimento delle spiagge salernitane. Eurosaf faceva parte delle cordate vincitrici dei lotti relativi alle aree comprese tra la foce dell’Irno e il Polo Nautico e tra il Marina d’Arechi e il torrente Fuorni. Per il primo lotto, la sostituzione della ditta è già avvenuta con la capogruppo Infratech di Milano, permettendo la prosecuzione dei lavori. Per il secondo lotto, invece, la situazione è più complessa: un’azienda esclusa ha impugnato l’assegnazione al Tar, che ha bloccato l’iter e chiesto ulteriori verifiche.
Un effetto a catena sugli appalti pubblici
Il Comune di Salerno si trova ora in una posizione difficile, con opere strategiche ferme e cantieri messi in sicurezza in attesa di sviluppi giudiziari. L’eventuale conferma delle interdittive porterà alla necessità di riassegnare gli appalti, con inevitabili ritardi e ripercussioni sulla città. La situazione del tunnel di via Santi Martiri, in particolare, rischia di aggravarsi ulteriormente in mancanza di un secondo operatore pronto a subentrare, rendendo necessaria una nuova gara con ulteriore allungamento dei tempi.