Trova due buoni postali vecchi di 90 anni che ora valgono quasi 50mila euro. E' la vicenda che coinvolge un sannita, che ha avviato l'iter per ottenere il rimborso.
L'uomo, che vive a Benevento, ha ritrovato nello scantinato a casa della madre defunta a Cerreto Sannita, due buoni postali, rispettivamente di lire 100 del 1935 e di lire 500 del 1940.
Titoli stimati da un consulente dello studio legale a cui si è rivolto che ha valutato un rimborso, con il favore degli interessi legali, della rivalutazione e della capitalizzazione, dalla data di emissione a quella del ritrovamento, di una cifra pari a circa 49.700,00 mila euro.
L'uomo ha conferito mandato allo Studio dell'Avvocato Francesco Di Giovanni del Foro di Roma, che si occupa, tra le altre cose, su scala nazionale ed internazionale del rimborso dei buoni postali e dei titoli di Stato, di agire al fine del recupero della somma presso Poste italiane ed il Ministero dell' Economia e delle Finanze obbligati in solido ad “onorare” tutti i debiti esistenti anche prima dell’avvento della Repubblica Italiana.
Per quanto concerne la presunta prescrizione del diritto al rimborso eccepita da Poste italiane, l'art. 2935 del C.C. statuisce che "la prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto può essere fatto valere". Quindi, nel caso di specie, il giorno di decorrenza della prescrizione che è decennale comincia a decorrere dalla data del ritrovamento del Titolo stesso (e diversamente non potrebbe essere visto che l'interessato prima di tale data ignorava l'esistenza del credito).
Una vicenda non così rara: In Italia ci sono circa 10 milioni di Titoli di Credito "Antichi" (tra buoni postali, libretti bancari, Bot, ecc. non riscossi ed ancora riscuotibili) e, purtroppo, c'è molta disinformazione anche da parte degli Enti preposti al pagamento.