La classifica peggiora (e tanto) anche nel turno di riposo e viene da pensare che è davvero inutile fare calcoli e previsioni, perchè poi è il destino a costruire ogni cosa. Del campionato falsato dalle esclusioni di Taranto e Turris, oltre che dalla norma assurda di cancellare tutte le partite giocate dalle due squadre sciagurate, si è detto in abbondanza. Quello che accadrà da qui al 26 aprile è, come si diceva una volta, nel “grembo di Giove”. Conta poco crederci o meno (anche se un po' di ottimismo, in un ambiente troppo abituato a deprimersi, non farebbe poi così male), conta quello che accadrà sul campo, che spesso sfugge alla razionalità.
Il Benevento è quinto a cinque lunghezze dal terzo posto a due dal quarto. Ha un calendario complicato e anche un altro turno di sosta da osservare (quello in cui avrebbe giocato contro il Taranto). E' chiamato all'impresa se vuole recuperare qualcosa, ma serve essere assai efficaci anche per conservare ciò che si ha, perchè ad insidiare l'attuale quinto posto della strega ci sono due squadre che non nascondono le loro ambizioni, il Potenza, che è un punto sotto, e il Catania, che segue a due lunghezze.
OGGI SFIDEREBBE LA JUVE. Facciamo un giochino legato alla classifica attuale. Al quinto posto il Benevento entrerebbe subito in gioco nella cosiddetta fase a gironi: quinta contro decima, sesta contro nona, settima contro ottava. Oggi la classifica vede al decimo posto la Juve Next Gen (è a pari punti con la Cavese, ha giocato solo l'andata al Lamberti, vincendo. C'è sempre il ritorno, però...) per cui la sfida sarebbe proprio questa: Benevento-Juve. Gara secca come è di norma da quando è in vigore questo regolamento: si gioca in casa della quinta (al Vigorito, dunque) e la squadra meglio classificata passa il turno anche in caso di parità al 90', senza supplementari e rigori.
Il piccolo vantaggio rimarrebbe anche nel caso la strega finisse sesta o settima. Ma ovviamente la strada sarebbe tutta in salita, ammesso che nei play off esista una strada spianata per qualche concorrente.
Per completezza di informazione, le vincenti dei tre spareggi accederebbero al secondo turno della fase a gironi, nella quale troverebbero anche la quarta classificata, che sfiderebbe la peggiore in classifica (non quindi chi fosse finito quinto nella stagione regolare). Anche nel secondo turno vale la regola di prima: gara secca in casa della meglio classificata che va avanti anche in caso di parità al 90', senza supplementari e rigori.
LA FASE NAZIONALE. Le 6 squadre vincenti (due per ogni girone) troverebbero al turno successivo, che diventa nazionale, le tre squadre classificatesi al terzo posto e la vincente della Coppa Italia di C (Rimini oGiana Erminio: gara d’andata in programma il 25 marzo a Gorgonzola, ritorno l’8 aprile a Rimini). In questa fase gli accoppiamenti (dopo aver scelto le teste di serie che saranno le tre terze, la vincitrice dalla Coppa e la meglio classificata tra le sei vincitrici della fase a gironi) verranno fatti tramite sorteggi, ma si giocherà una gara d'andata e una di ritorno. Anche qui niente supplementari e rigori, ma in caso di parità nelle due sfide passa la cosiddetta “testa di serie”.
Al secondo turno della fase nazionale dunque accedono le cinque vincenti del primo turno a cui si aggiungono le tre seconde (in tutto otto squadre, le tre seconde sono teste di serie insieme alla migliore delle cinque): anche qui gare di andata e ritorno, ma in caso di parità niente supplementari e rigori, passano le teste di serie.
LA FINAL FOUR. Vede in gara le ultime 4 squadre promosse dal turno precedente: tabellone stilato tramite sorteggio. Si svolgeranno due semifinali di andata e ritorno e qui, per la prima volta nella manifestazione, in caso di parità si giocheranno due tempi supplementari ed eventuali rigori. Stesso regolamento per la finale, che viene disputata sempre andata e ritorno.