“La chiusura dei punti nascita di Polla e Sapri rappresenta un attacco diretto alla sanità pubblica e un grave pericolo per la sicurezza delle donne e dei neonati nelle aree interne del nostro Paese. Costringere le partorienti a percorrere chilometri su strade tortuose e insicure per poter ricevere assistenza è inaccettabile". A dirlo è l’assessora all’istruzione del Comune di Vallo della Lucania, Iolanda Molinaro. "Il criterio numerico che impone un minimo di parti annui per il mantenimento di un punto nascita non può essere applicato indiscriminatamente a territori come il Vallo di Diano e il Golfo di Policastro, che già affrontano gravi carenze infrastrutturali e logistiche. Qui, la chiusura di questi reparti non solo mette in pericolo la salute delle donne, ma aggrava lo spopolamento e l’isolamento di intere comunità. L’articolo 32 della Costituzione garantisce a tutti i cittadini il diritto a un’adeguata assistenza sanitaria, compresa quella al parto. Per questo, la riorganizzazione del servizio sanitario regionale non può basarsi esclusivamente su meri numeri, ma deve tenere conto dell’indice di natalità e delle reali necessità dei territori. Siamo vicini ai cittadini in questa battaglia e, personalmente, farò tutto ciò che è in mio potere per difendere questi servizi essenziali e tutelare, a ogni costo, un servizio sanitario nazionale pubblico, equo e accessibile per tutti”.