E' stato presentato questa sera nell'ex convento di Santa Chiara il rapporto sostenibilità redatto dall'Unic (Unione nazionale industria conciaria). Un focus sullo stato di salute dell'industria conciaria ed ancor più sulle risorse che le aziende destinano al contenimento dell'impatto ambientale derivante dalla produzione conciaria. Mediamente ciascuna azienda destina il 4% del fatturato alla prevenzione degli impatti sull'ambiente. "La voce più consistente del bilancio ambientale delle aziende, si legge, è senz'altro la gestione degli scarichi idrici che include i costi di depurazione e che contribuisce per oltre il sessanta per cento. Le spese attribuibili a rifiuti e scarti di lavorazione equivalgono a quansi un quinto (18.3%) della spesa totale. La gestione dei prodotti chimici e lo sviluppo di nuovi articoli finalizzati al miglioramento delle performance ambientali equivale al 9.2% della spesa. La quota riferibile ai costi generali che include le certificazioni di sistema e prodotto ha assunto particolare rilevanza (6.3%) seguito dall'impegno connesso alla sicurezza di prodotto e le analisi sui materiali (5.2%)" . La presentazione del report è stato proceduto dalla proiezione del cortometraggio "I come from", racconto dell’eccellenza della conceria italiana, da Pompei ai giorni nostri.
G.A.