"Mentre i cittadini faticano ad accedere ai servizi essenziali, la Regione Campania continua a sperperare denaro pubblico in consulenze esterne milionarie. Nel solo 2023, sono stati spesi ben 33 milioni di euro per incarichi e consulenze esterne, un dato che conferma una gestione irresponsabile delle risorse pubbliche" - denuncia la consigliera regionale Marì Muscarà.
"In un contesto in cui si parla di razionalizzazione della spesa e di emergenze sociali, è inaccettabile che la Regione continui a elargire milioni di euro in consulenze di dubbia utilità, spesso affidate senza un reale criterio di necessità. Questi soldi potrebbero essere utilizzati per sanità, trasporti e sostegno alle fasce più deboli della popolazione" - prosegue Muscarà. "Serve un cambio di rotta immediato: chiederò che venga fatta piena luce sui criteri di assegnazione di queste consulenze e che si valuti l'effettiva utilità di ciascun incarico, perché la Campania ha bisogno di amministratori responsabili, non di sprechi milionari a beneficio di pochi", conclude la consigliera.
"Considerato che lo Statuto regionale non ne prevede l'obbligatorietà e che la Regione Campania dispone già di appositi Uffici Legislativi e giuridici, mi chiedo se la Consulta di Garanzia Statutaria sia davvero necessaria", afferma la consigliera regionale Maria Muscarà. "Spendere oltre 300 mila euro all'anno più ulteriori risorse per il personale amministrativo di questo organismo appare del tutto inopportuno, soprattutto se consideriamo che serve più ai partiti per distribuire poltrone remunerate che ai cittadini campani. Se il Consiglio regionale vuole dare un segnale concreto di risparmio e di utilizzo responsabile delle risorse, cancelli dall'ordine del giorno l'elezione dei nuovi componenti della Consulta e, contestualmente, ponga all'ordine del giorno l'abrogazione della legge regionale n. 25 del 2018 che ne ha istituito l’esistenza", conclude la consigliera.