Il programma delle Giornate FAI di Primavera che si terranno a Napoli e in tutta la regione Campania sabato 22 e domenica 23 marzo, è stato presentato questa mattina presso la sala della giunta di Palazzo San Giacomo da Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli e Michele Pontecorvo Ricciardi, presidente regionale FAI Campania.
“Questa edizione 2025 delle Giornate FAI festeggia l’importante traguardo dei 50 anni della Fondazione, e arriva in un momento in cui l’armonia generata dall’attività di volontariato ha permesso di acquisire una concretezza più forte sul territorio e di raccogliere traguardi sempre più importanti – dichiara Michele Pontecorvo Ricciardi, presidente regionale FAI Campania –. Il FAI in Campania sta, infatti, coinvolgendo tutte le realtà istituzionali del territorio, a partire da Napoli fino alle province. Ci auguriamo che questa sinergia, arricchita da nuove collaborazioni, ci permetta di raggiungere sempre nuovi obiettivi e numeri rilevanti di visitatori, continuando a sollecitare la cittadinanza attiva verso quel civile servizio che è la somma del nostro volontariato dopo mezzo secolo di attività”.
“Il fiore all'occhiello delle giornate del Fai è la sterminata apertura di grandi luoghi del patrimonio artistico-culturale del nostro Paese e della nostra città. Il Fai è un modello per noi e il Comune di Napoli ha un rapporto di grande sinergia con il Fai.
Quest'anno, tra l’altro, per la prima volta il Comune diventa associato al Fai con quale abbiamo già sviluppato delle collaborazioni importanti, ricordo, ad esempio, per il decennale della morte di Pino Daniele l’organizzazione degli itinerari sui luoghi della sua vita, ma anche tante altre cose - ha detto Sergio Locoratolo -. Il Fai oltre ad essere un modello è per noi anche uno sprone. È un modello perché chiaramente rende accessibili alla popolazione le meraviglie che sono contenute in questo grande patrimonio di cui noi disponiamo. È uno sprone perché le istituzioni devono fare in modo che queste aperture che sono straordinarie possano diventare ordinarie, cioè l'accessibilità del patrimonio culturale deve essere un punto fermo per le istituzioni.
Noi come comune di Napoli stiamo lavorando anche su siti particolari, penso al Maschio Angioino, penso al Castel dell’Ovo, con interventi strumentali e funzionali ad un'apertura che speriamo poi sarà definitiva”.
Ecco, nel dettaglio, i tesori aperti al pubblico in città:
- sarà aperto al pubblico eccezionalmente il Mausoleo Schilizzi, situato a Posillipo, custode dei caduti di Napoli della Prima e Seconda Guerra Mondiale. L’apertura, in collaborazione con l’Associazione Premio Greencare ETS, prevede un percorso di visita al parco e al corpo centrale del Mausoleo. Visite a cura dei Narratori della Delegazione di Napoli
- sulla collina di Posillipo, ritornano come di consueto le straordinarie visite a Villa Rosebery (ingresso su prenotazione riservato agli iscritti FAI) che dal 1957 è in dotazione della Presidenza della Repubblica. L'apertura nelle Giornate FAI prevede la visita del Parco, che unisce la flora mediterranea allo stile del giardino inglese, della Casina Borbonica con le sue sale di rappresentanza, fino alla Darsena per poi concludere il percorso nella Grande Foresteria. Visite a cura di Apprendisti Ciceroni dell’istituto ISIS Enrico Caruso e Liceo Gandhi e per la prima volta visite in lingua a cura del Gruppo FAI Ponte tra Culture di Napoli (francese e ucraino)
- altra apertura eccezionale e riservata ai soli iscritti FAI è il giardino di Palazzo d’Avalos, situato nello storico palazzo monumentale del quartiere Chiaia, eretto tra la fine del Quattrocento e la prima metà del Cinquecento come residenza della famiglia d'Avalos, marchesi di Pescara e del Vasto, giunti a Napoli dalla Spagna a seguito di Alfonso di Aragona. Si riparte con l’apertura dei soli giardini, oggetto di lavori di restauro e rifunzionalizzazione il che ne limita l’accesso a gruppi contingentati di persone e nel rispetto delle norme di cantiere
- nel centro cittadino, aprirà le porte la Banca d’Italia con la visita al piano di Direzione, dove sono presenti gli ambienti di rappresentanza dello stabile e le opere d'arte principali della Sede, tra cui la mappa del Duca di Noja. Visite a cura dei Narratori della Delegazione FAI di Napoli e Apprendisti Ciceroni dell’Istituto Andrea Torrente e Liceo Gandhi.