Pagani

Mercato Ortofrutticolo, Gambino all'attacco

“L’Assemblea ha finalmente e definitivamente svelato i reali interessi perseguiti dai Comuni di Nocera Inferiore e Pagani. Sono interessi di bottega, “distinti e distanti anni luce” da quelli che sono gli aiuti, i supporti, le partecipazioni che, invece, si attendevano e si attendono gli operatori commerciali ed i lavoratori che dalla struttura traggono sostentamento e fonte di vita”. Durissima presa di posizione del Consigliere regionale di FdI, all’indomani dell’assemblea riunitasi ieri al Mercato.

Dito puntato contro il sindaco di Pagani Salvatore Bottone: “Non scandalizza, certamente, il comportamento tenuto dal Comune di Pagani che – scrive Gambino -, nel nominare componente del collegio dei revisori il marito del consigliere comunale Avv. Maria Rosaria Esposito, non ha fatto altro che continuare a perseguire, con lucidità e scientemente, l’unica attività che ha dimostrato essere capace di fare in quest’anno di governo della città: sistemare i propri consiglieri comunali che sostengono la maggioranza, o i familiari degli stessi, nei piccoli e parvi posti di potere che, di volta in volta, si liberano o si rendono disponibili”.

Nel mirino del Consigliere regionale anche il sindaco di Nocera Inferiore, Manlio Torquato: “Nemmeno scandalizza, ovviamente, la costante e continua divergenza “ tra il dire mediaticamente ed il fare concretamente” che caratterizza, nella gestione del mercato, il Sindaco di Nocera Inferiore che, pur di nominare un Suo uomo a Presidente del Collegio Sindacale, il Dott. Salvatore Barba, ha dimenticato in fretta i suoi proclami di guerra fondati sull’inderogabile necessità di “ ridurre da tre a uno i componenti del collegio sindacale” – prosegue l’ex sindaco di Pagani -. Rimarrà nella storia da insegnare nelle scuole, come esempio da non seguire, la roboante dichiarazione del Sindaco Torquato datata 10 Febbraio 2015 e a più riprese mediaticamente ripetuta: ‘o si riduce il CDA ed il Collegio Sindacale, e si acquisisce la struttura mercantile, oppure il Comune di Nocera Inferiore esce dal Consorzio’”.

Gambino analizza poi il voto al bilancio: “Scandalizza leggermente, invece, che un bilancio di gestione venga approvato con il solo voto favorevole del 31,25 % delle quote societarie (Pagani e Angri) e con l’astensione del restante 70% circa (Nocera Inferiore, Provincia, Regione, COGMO, ERSAC) tra cui il Sindaco Torquato che, in tal modo, ha corretto, e per certi aspetti finanche smentito, il voto favorevole e incondizionato espresso dal Suo delegato nel CDA Dott. Cicalese Francesco che, ovviamente, per conto del comune di Nocera Inferiore, gestisce da sempre, quotidianamente e convintamente la struttura mercantile unitamente al Presidente
Paolillo”.

Gambino non risparmia critiche alla Regione. “Trovo, invece, singolare – e per certi aspetti anche scandaloso – il nuovo corso avviato dalla Regione Campania a guida PD che – incalza l’esponente di FdI -, contrariamente a quanto fatto nel passato ed al suo ruolo puramente rappresentativo nell’assemblea consortile, attraverso un proprio funzionario delegato non solo pretende – ed ottiene – la nomina di un componente nel collegio sindacale ma addirittura partecipa attivamente e spudoratamente ad accordi extra assembleari e rinuncia all’unico suo interesse istituzionale che ne giustifica la presenza in assemblea: la cessione della struttura ai comuni di Nocera Inferiore e Pagani. Ovviamente, ed inevitabilmente, del grave comportamento tenuto dal delegato regionale in Assemblea e del rinvio d’ufficio disposto relativamente all’incontro fissato per il trasferimento della struttura in capo ai comuni di Nocera Inferiore e Pagani, chi di competenza dovrà renderne conto nelle sedi istituzionali in cui, da subito, sarà trasferita la grave vicenda accaduta ieri”.

“Rispetto a quanto accaduto ieri sera, dinanzi a tanta scelleratezza istituzionale e politica si
può rimanere solo basiti – conclude Gambino – anche se si è stati – e si è – consapevoli e convinti, da sempre, che tra “ il dire ed il fare c’è di mezzo non il mare ma l’oceano” e che la coerenza umana, politica, istituzionale è virtù di pochi eletti cui tocca il compito di difendere, sempre e comunque, i reali interessi delle comunità amministrate a prescindere dalle appartenenze politiche e partitiche e sapendo di diventare bersaglio nel mirino del coacervo di forze, di ogni genere, che hanno concreto interesse a mantenere lo status quo. Convinto sostenitore, e portatore, di tali principi continuerò il mio impegno politico ed istituzionale a difesa degli interessi – questi si legittimi e giusti – degli unici soggetti legittimati a gestire la struttura mercantile, cioè gli operatori commerciali ed i lavoratori mercatali, cui continuo ad assicurare il mio sostegno e supporto incondizionato perché “ il tempio venga liberato dai mercanti” e perché venga definitivamente risolta in radice la “grave illegittimità in atto” – e su cui i rappresentati istituzionali nell’assemblea consortile e nel CDA hanno steso un velo di interessato silenzio – rappresentata dal fatto che un
Consorzio, occupato spudoratamente dagli interessi degli uomini celantisi dietro le istituzioni, continui a gestire – materialmente ed economicamente – una struttura mercantile senza titolo alcuno essendo noto a tutti che la convenzione autorizzativa della gestione è scaduta, e mai rinnovata, sin dal 01 Gennaio 2010”.

 

Redazione Sa