di Paola Iandolo
“Spero che quello è accaduto nella Terra dei Fuochi in termini di vigilanza non stia accadendo anche nella nostra provincia. Non vorrei che anche qui da noi sia una terra dei ciechi. Poi ci si meraviglia che l'acqua è inquinata e non si può utilizzare. E come è accaduto?". Il monito del procuratore Domenico Airoma lanciato alle future generazioni. Airoma va avanti e chiede "Scusate sono i marziani che sono scesi da Marte e hanno inquinato la falda acquifera?”. Il Procuratore della Repubblica di Avellino, Domenico Airoma rappresenta un rischio concreto agli studenti e ai partecipanti nel corso della tavola rotonda organizzata per il secondo anno consecutivo presso il Convitto di Avellino dall’Osservatorio Regionale sui Rifiuti sul tema “Legalità per la Salute”.
Airoma, alla guida della Procura di Avellino, è intervenuto all’apertura della tavola rotonda presieduta dal preside del Convitto, Attilio Lieto e dal presidente dell’Osservatorio, il senatore Enzo De Luca. Nel corso del suo intervento ha voluto ricordare ai ragazzi che l’ambiente non va affrontato in modo ideologico. Ha voluto ricordare, inoltre, la risposta che il magistrato Rosario Livatino diede a chi gli chiedeva della riforma della Giustizia, "la Giustizia non è affare di pochi magistrati".
Un modo semplice per spronare i ragazzi ad impegnarsi in concreto :“Impegnatevi per l'ambiente senza ideologia, perchè l’ambiente è per l’ uomo. L’ambiente non è un affare di pochi ambientalisti ed esperti, ma è la casa di tutti noi e tutti voi”. Un approccio ed un impegno che deve essere concreto, per evitare che le mafie occupino spazio, perchè i reati ambientali sono quasi percepiti come un fatto asettico, ma in realtà fanno vittime e danni enormi. “L'interramento dei rifiuti sembra una cosa asettica - ha concluso Airoma - però fa vittime e danni, anche tra i bambini, perchè la natura ci restituisce con gli interessi tutto. Non lasciate che quei vuoti vengono occupati dai criminali”.