Benevento

Nel mondo ipocrita e del “politicamente corretto” in cui sguazza il calcio italiano c'è ancora qualcuno che dice le cose come stanno, senza freni o condizionamenti. Ci riferiamo a Valerio Antonini, presidente del Trapani Calcio (oltre che della squadra di basket che milita in A1), che è tornato sulla annosa e stucchevole vicenda di Taranto e Turris per dire che questa volta porta “tutti in tribunale, sperando che si accodino anche altri presidenti”. 

Al primo punto della questione ovviamente c'è la riformulazione della classifica: “Non accetto la procedura di togliere i punti. Se le due squadre hanno giocato le partite è perché la Lega le ha autorizzate. Quindi in quel momento le partite erano regolari e giocabili. Se le squadre vengono tolte ora dal campionato semplicemente si danno 3 punti alla squadra con cui dovrebbero giocare. Altrimenti per definizione la Lega stessa ritiene le partite mai giocate e pertanto è la stessa Lega a ritenere il campionato falsato”.

Diciamo sin d'ora che quella del patròn del Trapani sarebbe una battaglia legale difficile. La norma a cui si riferisce (articolo 53 delle NOIF) è stata modificata dal Consiglio Federale, di cui era già presidente Gravina, del 30 gennaio 2019 ed è entrata in vigore dal 1° luglio di quell'anno. 

Quello abrogato dal Consiglio Federale fu il comma 4 che precedentemente recitava: “Qualora una società si ritiri dal Campionato o da altra manifestazione ufficiale o ne venga esclusa per qualsiasi ragione durante il girone di ritorno tutte le gare ancora da disputare saranno considerate perdute con il punteggio di 0-3, ovvero 0-6 per le gare di calcio a cinque, in favore dell’altra società con la quale avrebbe dovuto disputare la gara fissata in calendario”. Proprio quella che ora vorrebbe rimettere in piedi Antonini, senza tenere conto che l'articolo in questione è ormai abrogato da ben 6 anni. 

Il presidente granata sottolinea anche un altro aspetto, non meno interessante: “Con la nuova classifica che si verrebbe a formulare, Messina e Casertana sarebbero talmente staccate dalle altre che appare facile pensare a situazioni strane nell’ultimo quarto di campionato. Non voglio arrivare a quello che i miei legali suggeriscono, ossia fermare la squadra, ma questa situazione è insostenibile per chi come me ha investito milioni di euro. Qualcuno dovrà pagare”.

Difficile appellarsi a qualche altro comma, anche se al n.10 c'è quello della cosiddetta “forza maggiore”, che recita: “Le Leghe, il Settore per l'Attività Giovanile e Scolastica, le Divisioni ed i Comitati, quando ritengono che il ritiro di una società da una manifestazione ufficiale sia dovuto a causa di forza maggiore, possono, su motivata istanza della società interessata, richiedere al Presidente Federale una deroga alle disposizioni del presente articolo”. Invocare la forza maggiore per i guai di Taranto e Turris sembra francamente inappropriato, ma, aggirando la norma con una mezza “capriola”, ci si può sempre appellare alla negligenza della Covisoc e invocare qualcosa che somigli alla “forza maggiore”. 

Cosa potrà fare il vulcanico Antonini è difficile dirlo: da solo ben poco, insieme a tutti gli altri chissà...