“Un consiglio comunale con una mozione di sfiducia assolutamente strumentale, tanto da costringere chi aveva firmato a non entrare nel merito della questione ma a parlare di Scafati addirittura dal 1970 ad oggi". Lo ha affermato in una nota il sindaco di Scafati, Pasquale Aliberti, commentando l'esito dell'ultimo Consiglio comunale, nel corso del quale non è stata approvata la mozione di sfiducia proposta - inizialmente - da 13 consiglieri comunali.
"Una mozione di sfiducia con motivazioni riportate che avrebbero dovuto dimostrare l’irresponsabilità del sindaco e la sua incapacità amministrativa ma che in realtà è stata solo la dimostrazione di una visione politica miope e opportunista supportata da un atteggiamento verbalmente violento proprio di chi in questi anni ha fatto prevalere gli interessi personali su quelli complessivi. Finalmente, però, le maschere sono cadute e oggi abbiamo la certezza di chi sono: sempre gli stessi, quei personaggi che negli anni mi hanno logorato sul piano umano, personale e politico".
"Oggi ripartiamo da quattordici consiglieri comunali - ha aggiunto - ma soprattutto dalla consapevolezza che può iniziare un dialogo serio e costruttivo anche con quella parte di opposizione che sui grandi temi è giusto venga coinvolta. Io non sono il sindaco solo di una parte di Scafati e la mia maggioranza deve imparare, nell’ambito di una critica anche costruttiva, a recepire le istanze di quella parte di opposizione che vuole lavorare per migliorare il livello di vivibilità di questo paese
e che soprattutto ama Scafati”.