Atrani

Il Comune di Atrani fa chiarezza sui motivi che hanno portato i suoi amministratori ad astenersi sulla questione relativa al rafforzamento del Piano di Zona. "L’astensione del Comune di Atrani non è stata una decisione improvvisata o priva di fondamento: è il risultato di precise motivazioni, istituzionali e tecniche", spiega in una nota il sindaco Michele Siravo. "In particolare, all’ordine del giorno della riunione non era stata allegata alcuna documentazione esplicativa riguardante il programma proposto, ma solo un generico titolo dell’argomento da discutere, per cui non si è ritenuto opportuno esprimere un voto su una questione di tale rilevanza senza avere accesso alle informazioni necessarie per una valutazione ponderata. Sarebbe stato un atto superficiale ed irresponsabile. Per questo motivo, il Comune di Atrani ha formalizzato la propria posizione con una nota ufficiale protocollata (Prot. 0000737 del 28-01-2025), nella quale si sottolinea che: l’assenza di documentazione dettagliata impedisce ai rappresentanti comunali di comprendere appieno i contenuti del piano e le ricadute sui servizi socio-sanitari locali; non sono state fornite informazioni circa le funzioni di responsabilità (UOS) che si intendono assegnare né il suo ambito operativo.
Non risultavano disponibili dettagli sull’entità e sull’utilità del lavoro straordinario oggetto della discussione, né l’impatto economico né quello funzionale sull’ufficio di piano", prosegue il primo cittadino.

"Di fronte all’assenza di queste informazioni il Comune di Atrani non ha ritenuto corretto esprimersi: votare "sì" o "no" senza conoscere nei dettagli le implicazioni della scelta sarebbe stato un atto superficiale e non rispettoso nei confronti dei cittadini".

Siravo ha, poi, spiegato che "l’astensione di Atrani non è un rifiuto del Piano di Zona, ma una richiesta di chiarezza, trasparenza  e responsabilità che ad oggi, nonostante numerose sollecitazioni, non sembra trovare ancora un riscontro. Ogni scelta amministrativa deve essere basata su dati certi, e non su atti formali privi di contenuto che non sono funzionali allo scopo per cui il Comune di Atrani intende continuare a lavorare: garantire servizi efficienti frutto di decisioni responsabili e ben ponderate, nell’esclusivo interesse delle comunità".

"Infine, ma non meno importante, ci chiediamo: perché il rafforzamento del Piano di Zona viene proposto solo ora, nel momento del passaggio delle attività alla nuova Azienda Consortile? Ricordiamo che dal 2018 ad oggi risultano non spesi circa 5 milioni di euro del solo Fondo di Povertà destinati ai servizi socio-sanitari. Perché queste risorse non sono state utilizzate negli anni precedenti per garantire un miglioramento costante ed efficace? A nostro avviso questi interrogativi sulla reale gestione delle risorse e sulle motivazioni dietro l’attuale accelerazione del processo meriterebbero di trovare risposte celeri ed esaustive".