Per la mobilità dei dipendenti delle province ci vorranno (almeno) altri sei mesi. E' quanto analizzato da Il Sole 24 ore in uno speciale. Al momento il decreto sulla mobilità aspetta solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, dopo questo step si aprirà un lungo percorso per le regioni che non hanno ancora approvato le leggi per la redistribuzione delle funzioni provinciali.
In pratica il primo step riguarda il consenso del personale in comando e in distacco delle province, a essere inquadrato nell'ente. Poi a fine ottobre le province dovranno inserire gli elnchi degli esuberi nel portale mobilità. Dopodichè Regioni ed enti locali dovranno pubblicare i posti disponibili per gli ex provinciali. Nei trenta giorni successivici sarà la pubblicazione degli elenchi da parte della funzione pubblica e, passato u altro mese, i provinciali dovranno esprimere la loro preferenza per la nuova destinazione.
Infine, altri trenta giorni (siamo a inizio marzo praticamente), la Funzione Pubblica assegnerà ai nuovi datori di lavoro i dipendenti interessati, che dovranno prendere servizio in un mese (e si arriva ad aprile). Sei mesi, nella migliore delle ipotesi dunque, senza contare gli altri terreni di scontro, come quello già messo in evidenza da Ottopagine, relativo alla discrepanza tra gli stipendi, visto che viene salvaguardato il trattamento fondamentale, ma non l'accessorio.
Crisvel