Sei richieste di patteggiamento (altre tre in arrivo) e una di messa alla prova, poi il rinvio al 9 ottobre, quando sarà ancora possibile avanzare istanze di riti alternativi. Si è chiusa così l'udienza preliminare, dinanzi al gup Maria Di Carlo, a carico delle 113 persone per le quali il pm Giulio Barbato ha chiesto il processo nell'inchiesta della guardia di finanza sui concorsi per le forze dell'ordine.
Si tratta dei beneficiari ( candidati e loro familiari, e non solo) delle presunte condotte corruttive contestate ai quattro imputati, giudicati con rito abbreviato, che il Tribunale ha condannato il 20 novembre 2024 alle seguenti pene: 8 anni a Claudio Balletta (avvocato Bruno Naso), 70 anni, di Roma, del Dipartimento dei vigili del fuoco, ed Antonio De Matteo (avvocato Antonio Leone),73 anni, di Benevento, funzionario in pensione dei vigili del fuoco; 6 anni e 2 mesi, riconosciuta come prevalente l'attenuante della collaborazione, a Giuseppe Sparaneo (avvocato Domenico Chindamo), 56 anni, funzionario dei vigili del fuoco, di Benevento, e 4 anni e 4 mesi a Vito Russo (avvocato Vincenzo Sguera ), 43 anni, di Benevento, carabiniere in forza a Roma, che rispondeva solo di tre episodi corruzione, a differenza degli altri, ai quali era addebitata anche l'associazione per delinquere.
De Matteo, Balletta e Sparaneo erano stati assolti, perchè il fatto non sussiste, da otto capi di imputazione, Sparaneo anche da altri due, per non aver commesso il fatto.