Avellino

Sciopero della fame a oltranza e presidio permanente davanti alla Città Ospedaliera. Marco D'Acunto e Costantino Vassilidias annunciano di intraprendere la drastica iniziativa dal prossimo 12 ottobre, perchè i 46 lavoratori della Tecnoservice impegnati nello Stir dell'Azienda Ospedaliera Moscati di Avellino percepiscano le 8 mensilità arretrate. L'attesa è statafin troppo lunga secondo i referenti sindacali che, questo pomeriggio, hanno incontrato lastampa per annunciare la decisione presa a dieci giorni dall'avvio della mobilitazione. Intanto i lavoratori incroceranno le braccia fino a che la situazione non sarà risolta. «Distribuiremo anche volantini perchè tutti sappiano cosa sta accadendo - spiegano i referenti sindacali -. Siamo al paradosso. I soldi ci sono ma non vengono impiegati per saldare le spettanze». Lo scorso 28 luglio ci fu l'appello, diretto, a Prefetto e Inps di intervenire per una risoluzione della vicenda: «Eppure ancora oggi nulla s'è mosso a conferma della totale assenza di interesse e impegno da parte delle istituzioni». «In capo alla Tecnoservice c'è
un pignoramento da parte di Equitalia e l'Azienda Moscati non può erogare queste somme - precisa Vassiliadis. Abbiamo chiesto al manager della città ospedaliera di erogare le risorse direttamente a chi lavora, ma secondo quanto riferito dall'avvocatura del Moscati si tratterebbe di un passaggio legalmente impossibile». Sullo sfondo restano i possibili disservizi che rischierebbero di patire anche gli utenti e pazienti del Moscati.

«Siamo profondamente dispiaciuti ma non ci restava altro da fare - spiegano - stiamo parlando di decine di persone, famiglie, figli e genitori senza stipendio da otto mesi. Una situazione di stallo totale rispetto ad un caso che mette in seria difficoltà davvero tutti».

Redazione