Benevento

L'ultimo allenatore della carriera di Cristian Agnelli è stato Michele Pazienza. L'ex centrocampista ha indossato la maglia del Benevento nella stagione 2007/2008, dove ha conquistato una promozione in Serie C1 agli ordini di Giovanni Simonelli, per poi vivere altre esperienze in varie piazze (tra cui a Foggia), per poi chiudere al Cerignola, dove agli ordini dell'attuale tecnico giallorosso ha vinto il campionato di Serie D. 

Che tipo di allenatore è Michele Pazienza? 

"Innanzitutto devo dire che Michele è un amico, così come tutto il suo staff. È una gran brava persona e un uomo di calcio che fa questo mestiere con grande professionalità. Negli ultimi anni ha fatto bene, a parte questa stagione ad Avellino dove c'erano delle scorie della passata annata. Allena con entusiasmo, vede il calcio in maniera propositiva ma con grande equilibrio. A Cerignola non vivemmo un inizio brillante, ma poi con il lavoro riuscimmo a superare le difficoltà e a vincere il campionato. Ci lega questa soddisfazione: ho dei bei ricordi di quell'anno". 

Credi che possa fare bene in giallorosso?

"La squadra è forte e ha dei giovani molto interessanti, questo aspetto gioca a suo favore perché ha un calcio molto dinamico. La famiglia Vigorito non la presento di certo io, la piazza è prestigiosa: insomma, ci sono tutti gli ingredienti per fare bene". 

Pensi che ci vorrà del tempo per assimilare i suoi dettami da parte della squadra? 

"Non penso. Pazienza è un tecnico intelligente, ma soprattutto sa farsi apprezzare dai calciatori. A Cerignola aveva sempre la squadra dalla sua parte, anche nei momenti di difficoltà: credo che questo, oltre a dimostrare che stai lavorando bene, sia un aspetto fondamentale per vincere i campionati. In questo torneo tutte vogliono ottenere il massimo, ma ci riuscirà chi dimostrerà di avere il gruppo più saldo". 

Tra le pretendenti c'è proprio il "tuo" Cerignola. Insomma, è un progetto che parte da lontano...

"Infatti il Cerignola non è affatto una sorpresa. È una squadra navigata per la categoria che sta facendo un percorso importante e sta raccogliendo i frutti del lavoro svolto fino a questo momento". 

Cosa ne pensi della politica relativa ai giovani promossa dal Benevento?

"Premetto che col presidente Vigorito ci lega un grande bene. Non ci sentiamo spesso, ma quanto vissuto insieme resta nel cuore. Sono contento di questa strada che ha intrapreso. Spesso nelle varie categorie troviamo formazioni piene di over trenta che non danno molto spazio ai giovani, quindi ben vengano simili iniziative che fanno bene al calcio in generale. Poi a Benevento si è scoperto un foggiano come Nunziante che sta lavorando in maniera positiva". 

Cosa ne pensi di Nunziante? 

"Giocava con mio figlio fino a qualche anno fa nel vivaio del Foggia. I giovani sanno stupirti, poi è bellissimo vederli crescere giorno dopo giorno. Quando sei un ragazzo, riesci a migliorare in maniera incredibile. Poi, se hai personalità e voglia, puoi fare bene sin da subito come sta facendo Nunziante. Di giovani ne so qualcosa, considerato che fino a qualche anno fa lavoravo con Aquilani nella Primavera della Fiorentina. Ora, dopo l'esperienza di Pisa, siamo in attesa di altre destinazioni. Nel frattempo studiamo e ci aggiorniamo".