Altavilla Irpina

Mancano oramai poche settimane all'appuntamento delle delle regionali ed il PD campano ha accumulato un forte ritardo, dimostrandosi ancora una volta in affanno. Giunti a febbraio non è dato ancora sapere quale orizzonte si vuole ricercare, in quale perimetro si intende muoversi e che idea di comunità si vuole offrire alla nostra regione. Sono stati cinque anni durissimi che difficilmente dimenticheremo: gli anni dell'umiliazione, dell'abbandono e dell'emarginazione politica, gli anni in cui, al netto di qualche annuncio, l'Irpinia è stata cancellata dall'agenda del governo Caldoro.

In questo contesto, ciò che più preoccupa, come dicevo, è l'incapacità del livello regionale di segnare il passo, di delineare con chiarezza programmi, alleanze ed un'alternativa credibile. Purtroppo, alle elezioni regionali sono legati anche i destini di molti democratici che si stanno affrettando in queste ore, con tanto di egoismo politico, ad assicurarsi un posto in questa competizione.

Se in provincia di Avellino tanto è stato fatto in termini programmatici e sotto il profilo di costruzione di una provincia diversa e più centrale sia nel panorama campano che nell'intero mezzogiorno anche qui, però, è giunto il momento di porre fine al risiko delle candidature.

Le idee camminano sulle gambe degli uomini e tra ambizioni mai celate, i "sono a disposizione del partito" ed insopportabili tatticismi dietro le quinte per non perdere quello che potrebbe rappresentare l'ultimo treno personale, anche noi siamo costretti ad assistere ad una partita fatta di egoismi politici.

Mettiamo fine a questa pagina e delineamo definitivamente la Campania e l'Irpinia di domani; individuiamo gli attori protagonisti di questo percorso auspicando che il rinnovamento ed il cambiamento, di cui noi tutti parliamo, parta proprio dalle persone che dovranno rappresentarci a Palazzo Santa Lucia. È terminato il tempo della politica logorata dalle lunghe attese, non c'è più quella volontà di assecondare le ambizioni personali; anche in Irpinia è giunta l'ora di ragionare di un progetto collettivo che coinvolga le donne e gli uomini migliori da mettere in campo, che parli di percorsi condivisi e costruiti in sinergia con il nostro partito, il partito inteso come la sommatoria dei militanti, degli elettori e dei dirigenti.

Solo in questo modo ci dimostreremo credibili ogni qualvolta pronunceremo le parole "cambiamento" e "rinnovamento".

 

Sabrina Polcari

Segretario di circolo “Lorenzo Milani” di Altavilla Irpina