Flumeri

E' ripartita la protesta dei trattori nella aree interne con epicentro a Flumeri in Valle Ufita come nel resto d'Italia, contro la crisi delle aziende agricole dell’allevatore e della pesca.

Numerosi presidi in diverse regioni d'Italia: Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna, Marche, Toscana, Lazio, Campania, Puglia Calabria e Sicilia. Ma a queste se ne aggiuneranno altre nelle prossime ore. A Flumeri la partenza sulle note di bella ciao.

Il movimento è sceso in campo con proposte e obiettivi unitari. In prima linea i sindaci del territorio che hanno risposto all'appello di Uniagri e Coapi.

Lo slogan: "Stato di crisi delle aziende agricole e della pesca subito. Un paese senza agricoltori, allevatori e pescatori, non è libero e non ha futuro".

Manifestazione pacifica. Sul posto carabinieri e polizia. Presente in prima persona il vice questore del commissariato di Ariano Irpino, responsabile dell'ordine pubblico Giulio Masini.

Il messaggio partito da Flumeri:

"Oggi 28 gennaio 2025 è lo stesso giorno non a caso dello scorso anno in cui ebbe inizio la nostra mobilitazione. Siamo di nuovo qui in presidio, al fondo Valle Ufita, per chiedere alla nostra regione Campania e al governo nazionale lo stato di crisi dell'agricoltura e della pesca italiana

Abbiamo fatto una richiesta ai nostri sindaci, molti dei quali presenti, i quali si sono dimostrati ben disponibili ad accoglierla, quella di adottare una delibera comune in cui si chiede alla regione Campania lo stato di crisi. E' ciò che sta succedendo in questo momento in valle ufita e contestualmente in cinque presidi della regione Campania e altri cento su tutto il territorio nazionale.

Un'operazione che abbiamo messo in campo in maniera coordinata con le altre associazioni nazionali. I sindaci del nostro territorio sono il nostro baluardo, i rappresentanti dello stato e chi meglio di loro, conosce le problematiche che l'agricoltura italiana sta vivendo in questi ultimi anni molto difficili".