Benevento

Se Atene piange, Sparta non ride. Il vecchio aforisma sembra calzare a pennello alla prossima sfida calcistica tra Foggia e Benevento. L'una alle prese con la contestazione dei suoi tifosi nei confronti soprattutto della società del presidente Canonico, che non perde occasione per ribadire che nell'ambito della squadra debba esserci un ridimensionamento per ridurre le spese, che mantiene in vendita il sodalizio (non si sa a chi) e che, se dipendesse da lui, avrebbe già ceduto tutti i pezzi più pregiati. 

L'altra, il Benevento, che da parte sua, arriva allo Zaccheria con i suoi buon problemi, al di là di un primato in classifica che nessuno più in città considera tale. Problemi psicologici che vanno a braccetto con quelli fisici (una mezza dozzina di calciatori con problemi di varia natura): Freud ci sguazzerebbe in un ambiente capace soprattutto di deprimersi. 

Tutta colpa di una partitaccia giocata sul sintetico di Potenza (uno dei più brutti in circolazione), oltre che di quella precedente contro l'Altamura, preso a pallonate, che però non furono mai trasformate in gol. Prima di quelle partite "disgraziate", due vittorie di fila, a Cava e contro il Catania, che, ahimè, sembrano già far parte di un lontano passato.

Domenica in ogni caso il Benevento proverà in qualche maniera ancora a difendere il suo primato. Dicono che non bisogna mai guardare agli altri, ma se ora il gruppo di pretendenti alla B si è ingrossato, vuol dire che ogni settimana ci sarà qualche scontro diretto da cui è lecito attendersi qualcosa di ammiccante. Questa settimana c'è subito un Potenza-Cerignola al Viviani (sabato 17,30) che servirà a dimostrare se fu tutta vera gloria quella dei lucani contro i giallorossi, ma c'è anche un Monopoli-Cavese (domenica 17,30) che scontro diretto non è, ma che non ha proprio nulla di scontato, vista la spigolosità dei metelliani di Maiuri.

Ovvio che il primo obiettivo sarà quello di far risultato a Foggia. Ci sarà da stringere i denti, non tanto per le virtù (poco riconosciute) dei satanelli, quanto per le condizioni in cui il Benevento si presenterà allo Zaccheria. Lo staff medico è al lavoro ogni giorno per cercare di rendere disponibili il maggior numero di calciatori. Berra e Viviani, i due che hanno lasciato a metà la sfida col Potenza, dovrebbero farcela. Più difficile per Talia, che deve combattere con il dolore al nervo sciatico, e Prisco, alle prese con un affaticamento del soleo. Da verificare anche le condizioni di Perlingieri, che ha fatto anche un esame strumentale di controllo. L'organico giallorosso, in fondo, è ampio e volendo si può ancora scegliere tra chi ha giocato di meno finora. Poi, come sempre, tutto sarà nelle mani della “Dea Eupalla”.