di Paola Iandolo
Sette persone - componenti di due nuclei familiari legati da rapporti di sangue - sono state rinviate a giudizio per rissa aggravata. A deciderlo il gup del Tribunale di Avellino, Elena Di Bartolomeo, per la rissa avvenuta a Cervinara il 5 agosto 2024. Gli imputati, appartenenti a due nuclei familiari sono stati rinviati a giudizio. È stata comunque ammessa la costituzione di parte civile presentata dai difensori del medico U.C. e del figlio A.C, rispettivamente gli avvocati Michele Florimo e Antonio Leone, nei confronti dei due anziani coniugi, difesi dall’avvocato Raffaele Scarinzi, che sono accusati di aver accoltellato il professionista. I sette sono imputati di rissa aggravata e verranno giudicati dal Tribunale con prima udienza dibattimentale fissata per il prossimo 3 aprile.
La ricostruzione
Durante il violento litigio, avvenuto i primi di agosto, sono spuntati improvvisamente anche un coltello e un bastone. L'alterco si è trasformato in una vera e propria rissa, che ha coinvolto almeno sette persone, parenti dei due nuclei familiari rivali. Il medico U.C. è stato raggiunto da una coltellata ed è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Pio di Benevento. Mentre un giovane ha riportato una seria ferita al capo, inferta con un bastone. Molto meno gravi, invece, le condizioni degli altri feriti, A.C., C.D.P. e C.C. che comunque hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale di Benevento. Gli altri due coinvolti nella rissa- due anziani coniugi E.D.P e M. A, difesi dall'avvocato Raffele Scarinzi - sono comparsi davanti al gip, ad agosto, per fornire la loro versione dei fatti. Entrambi hanno risposto alle domande respingendo le accuse e forendo una versione differente dei fatti. Anche loro hanno precisato di essere stati aggrediti.