Napoli

"Come possiamo lontanamente permetterci di pensare a Napoli come Capitale dello Sport?" – dichiara la Consigliera regionale della Campania, Marì Muscarà. – "Questa città, o meglio le sue amministrazioni, continuano a dimostrare una straordinaria capacità di dire tutto e il contrario di tutto senza suscitare più alcuno stupore."

A Napoli, la pratica sportiva è da anni un miraggio. Gli spazi per bambini e giovani sono inesistenti, mentre le strutture sportive versano in uno stato di totale abbandono.

"Lo Stadio Maradona, ormai dedicato esclusivamente al calcio, è privato della pista d’atletica; lo Stadio Collana neanche a parlarne, vittima di inaugurazioni continue senza nulla di fatto. Parlare di sport in questa città significa ignorare una realtà drammatica e paradossale" – sottolinea la Consigliera.

"La mobilità ciclistica, fondamentale per uno stile di vita attivo e sostenibile, è completamente negata, e non si intravede nessuna pianificazione concreta per il futuro.

Ci si illude, forse, di poter replicare i 'miracoli' delle Universiadi (che già tutti hanno dimenticato), ma anche di quei progetti oggi restano solo tracce sbiadite. Se per sport – ironizza Muscarà – il Sindaco e l’Assessore intendono attività come gli scacchi o lo scopone scientifico, allora forse siamo città dello sport. Ma la realtà è ben diversa. Napoli non è, e non può essere, Capitale dello Sport senza una visione seria e investimenti mirati, che partano dalla riqualificazione delle strutture esistenti, come il Mario Argento, abbandonato da oltre 25 anni e che non ha mai visto fondi.

Piuttosto che spendere i fondi del Pnrr per convincere i cittadini che Napoli è capitale dello sport, bisognerebbe destinare quelle risorse a progetti concreti, per restituire agli abitanti della città spazi sicuri e funzionali per la pratica sportiva. Ma evidentemente anche questa è una battaglia persa" – conclude Muscarà.