Il presidente di ANPCI Campania Zaccaria Spina, unitamente al vice presidente nazionale Arturo Manera ed al sindaco di Casola di Napoli Alfredo Rosalba componente del direttivo regionale, hanno partecipato in rappresentanza dell'associazione che raggruppa i comuni italiani fino a 5mila abitanti ad una audizione presso la III Commissione Speciale (Aree Interne) del Consiglio regionale della Campania su tematiche di approfondimento e promozione della costituzione delle Comunità Energetiche Solidali e Rinnovabili.
L’incontro convocato dal presidente della Commissione Michele Cammarano ha avuto lo scopo di verificare, il mancato decollo delle Comunità Energetiche sul territorio regionale campano per i comuni che si candidarono al bando varato poco più di due anni orsono per la concessione di contributi e sviluppare un'attività di consultazione per approfondire le problematiche riscontrate ed i punti di debolezza.
La delegazione ANPCI, dopo aver ha preso atto del funzionamento e dell'attivismo della III Commissione Speciale e ringraziato il presidente Cammarano e i consiglieri regionali presenti, è intervenuta per riportare l’esperienza dei propri comuni aderenti e le relative criticità individuate o sorte prima, durante o dopo l’avvio delle procedure, come pure la necessità di consentire ad altri comuni la possibilità di partecipare riaprendo i termini considerato che sono trascorsi quasi tre anni dalla pubblicazione del bando da parte della Regione Campania.
“Ci sono comuni - hanno spiegato Zaccaria Spina ed Alfredo Rosalba - in cui sono cambiate le amministrazioni rispetto a quando è stato pubblicato il bando e che oggi potrebbero essere interessati”.
Pertanto, ANPCI Campania ha chiesto, siccome è trascorso un lasso di tempo considerevole, di valutare la possibilità di una riapertura dei termini oltre le proroghe già stabilite.
“Tra le cause che potrebbero aver influito nel rallentamento delle pratiche per la promozione delle Comunità Energetiche - hanno aggiunto - ci potrebbe essere in primis l’esiguità del personale in servizio presso i comuni fino a 5mila abitanti, oberato dagli adempimenti e dalla burocrazia”.
“Oltre a questa problematica, abbiamo rilevato come nei nostri comuni di minori dimensioni, ci sia uno scarso riscontro da parte della parte privata composta essenzialmente da persone anziane e nuclei familiari in unità abitative singole e che senza un traino da parte delle locali amministrazioni comunali, in qualità di parti attive, non sono per nulla portati ad attivarsi" .
ANPCI Campania ha concluso sostenendo come sia assolutamente necessario, per rilanciare la promozione e favorire la proliferazione della Comunità Energetiche riuscire ad ottenere un recap completo dei meccanismi di gestione della procedura, visto che i comuni si ritrovano con tanti, forse troppi paletti normativi fra cui districarsi.
“Ci siamo riservati - hanno chiosato all’unisono Spina, Manera e Rosalba - una ulteriore fase di approfondimento sull’argomento, da aprire sul territorio attraverso un momento di confronto con le amministrazioni comunali interessate e compulsate da ANPCI Campania, al fine di recepire le difficoltà emerse nel corso di questo biennio, raggrupparle e poi trasmetterle alla Commissione”.
Mancato decollo delle Comunità Energetiche, riunione Anpci - Regione
Presidente Spina: "Ulteriori piccoli Comuni con nuove amministrazioni potrebbero essere interessati"
Alessandro Fallarino