A Torre Annunziata, il gip del tribunale locale, su richiesta della Procura oplontina, ha emesso un decreto di sequestro preventivo nei confronti dei rappresentanti legali pro tempore di due società. L’operazione è stata eseguita dal nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli e dal gruppo della Guardia di Finanza di Torre Annunziata. Sotto sequestro sono finiti 44 immobili e otto terreni, per un valore complessivo di 11.716.185,94 euro.

Le indagini traggono origine dalla domanda di concordato preventivo presentata dalla società C.M.O. Srl, attiva nel settore della medicina diagnostica polispecialistica. La documentazione depositata, in particolare le relazioni dei commissari giudiziali, ha evidenziato operazioni giudicate pregiudizievoli per i creditori sociali, attribuibili a una scissione societaria avvenuta nel 2015.

Secondo gli inquirenti, con tale scissione, elementi dell’attivo della C.M.O. (tra cui il ramo immobiliare e alcuni crediti) sarebbero stati ceduti alla “Gigante Immobiliare Srl”, una società neocostituita con la stessa compagine sociale della C.M.O., per un valore di 14.750.685,94 euro, insieme a passività per 10.855.849,13 euro.

Inoltre, risulta che la C.M.O., per mantenere la disponibilità degli immobili ceduti, li avrebbe presi in locazione, applicando canoni giudicati sproporzionati o talvolta nemmeno versati.

Sulla base di queste evidenze, il gip ha disposto il sequestro preventivo dei beni trasferiti con l’atto di scissione, inclusi terreni e fabbricati situati a Torre Annunziata, Boscotrecase, Ercolano e Milano. Come spiegato dal procuratore della Repubblica di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso, il provvedimento si basa sul fumus del reato di bancarotta fraudolenta concordataria e sul pericolo concreto che la libera disponibilità dei beni da parte della “Gigante Immobiliare Srl” possa aggravare le conseguenze del reato.

Nella proposta concordataria omologata il 31 dicembre 2024 dal tribunale di Torre Annunziata, è previsto che la somma necessaria al pagamento dei creditori della C.M.O. Srl derivi principalmente dalla vendita di parte dei beni sequestrati.