Alla conferenza stampa del 22 gennaio presso il centro direzionale di Napoli, la consigliera regionale indipendente Marì Muscarà ha denunciato il cosiddetto "patto del cemento" tra comune e regione.
Secondo la consigliera, l’accordo punta alla costruzione di nuovi grattacieli nelle aree di porta nolana e Piazza Garibaldi, ignorando il degrado già evidente del centro direzionale. “Questa operazione favorisce solo gli amici degli amici, garantendo rendite per decenni con edifici inutili e fuori dal tempo - ha dichiarato Muscarà. “Il centro direzionale è nato vecchio e oggi, con il lavoro sempre più orientato al remoto, costruire nuovi grattacieli è un errore che lascerà Napoli con altri scheletri di cemento”.
Muscarà ha sottolineato come la città rischi di perdere ulteriormente spazi verdi e di abbandonare zone già degradate oltre che i locali commerciali del centro direzionale. “Napoli ha bisogno di riqualificazione, non di altri progetti inutili che sacrificano il territorio. Bisogna ripensare il futuro della città in modo sostenibile. Gli ambientalisti dove sono?"
La conferenza ha visto anche gli interventi di Salvatore Ronghi, presidente di Sud protagonista, Pietro Funaro, segretario cittadino di sud protagonista, e Antonio Pariante Sud Protagonista, tutti concordi sulla necessità di fermare i nuovi progetti speculativi e avviare una pianificazione urbana trasparente e sostenibile.
La denuncia degli intervenuti in sintesi riguarda: "Il sindaco Manfredi vuole trasformare il Centro Direzionale Napoli in "incubatore di imprese" per consentire a De Luca di costruire il grattacielo a Piazza Garibaldi per trasferirci la Regione affinché divenga il nuovo "Polo Direzionale". Noi non ci stiamo! A proposito della questione movida notturna, sulla quale il Comune soccombe per mano di una sentenza della magistratura, proponiamo in alternativa gli spazi del Centro Direzionale di Napoli come “Nuova Città dei Giovani h24".