Napoli

 

Nelle prime ore della mattinata di oggi, a conclusione di un’articolata attività investigativa coordinata dalla procura della repubblica presso il tribunale di Napoli gruppo di lavoro antiterrorismo,  svolta nell’ambito delle attività di prevenzione ed il contrasto del terrorismo internazionale di matrice islamica, la polizia di stato ha dato esecuzione ad una ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere emessa dal gip di Napoli nei confronti di un giovane cittadino marocchino residente in provincia di Napoli.
Il reato contestato è quello di cui all’art. 270 bis cp (associazione con finalità di terrorismo anche internazionale o di eversione dell’ordine democratico).

Sono state, altresì, eseguite attività  di perquisizione nei confronti di soggetti che erano emersi nel contesto nelle medesime indagini e che si ritiene siano in collegamento con l’arrestato.

L’attività di indagine, condotta da personale della digos della questura di Napoli e supportata dalla direzione centrale della polizia di prevenzione, avviata nella precedente estate, attraverso contributi informativi e tecniche di indagine informatica, ha consentito di acquisire plurimi elementi indiziari  in ordine all’adesione dell’indagato al gruppo terroristico Isis, nonché in ordine alle attività di apologia e diffusione, con mezzi telematici,  di materiale multimediale ascrivibile al contesto, anche di addestramento, dell’organizzazione terroristica,  confermata da esternazioni di progettualità violente contro la comunità ebraica di Napoli.

Il trentenne, di origine marocchina, aveva manifestato anche la volontà di procurarsi un coltello per dar corso alle progettualità terroristiche. Si rappresenta che vige il principio di presunzione di innocenza e che la responsabilità delle persone sottoposte ad indagini sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.